Sinner è stato categorico: per il momento non sembra averne alcuna intenzione.
Non si sarebbe dato pace, probabilmente, se non avesse mantenuto la sua promessa. Se non avesse permesso che anche Matteo Berrettini, seppur con un anno di ritardo sulla tabella di marcia, potesse finalmente provare sulla sua pelle l’emozione di vincere la Coppa Davis. Jannik Sinner gli aveva assicurato che, prima o poi, l’avrebbero vinta insieme, e non mentiva. Non appena ne ha avuto la possibilità, ecco che ha colpito perché anche il suo amico romano potesse salire sul tetto del mondo insieme alla Nazionale azzurra.
Meglio di così, diciamocelo, proprio non poteva andare. Gli italiani sono andati oltre ogni più rosea aspettativa ed è davvero difficile immaginare che in futuro possano fare ancora così tanto e così bene. La voglia di vincere ci sarà sempre, ma va da sé che, dopo averla conquistata per ben due volte, l’insalatiera della Davis farà un po’ meno gola di quanta non ne abbia fatta fino a questo momento.
Ed è per questo motivo che, dopo il secondo trionfo di fila a Malaga, Sinner si è lasciato sfuggire una frase che ha impensierito, e non poco, i tifosi della squadra capitanata da Filippo Volandri. Una dichiarazione legittima e non del tutto inaspettata, men che meno dopo che la Nazionale del Bel Paese ha confermato di essere la migliore al mondo e di non temere nessuno.
Il numero 1 del mondo, interpellato a proposito del suo futuro in azzurro e nella competizione a squadre che si è appena conclusa, ha risposto in questo modo: “Per il 2025 non prometto niente”, ha detto in conferenza stampa.
Alludendo, naturalmente, al fatto che il prossimo anno potrebbe non giocare in Coppa Davis e che la Nazionale, dunque, potrebbe ritrovarsi orfana della sua colonna portante. Non è stata una sorpresa per Volandri, che un po’, forse, se l’aspettava. “Sarebbe comprensibile – ha detto in relazione all’ipotesi di un forfait dell’altoatesino – Averlo avuto qua non è solo un onore e un privilegio, ma è qualcosa di speciale. Noi intanto ci godiamo questa e poi da domani pensiamo alla prossima”.
Dallo scorso anno, oltretutto, il format della Davis sarà radicalmente diverso: si tornerà agli scontri diretti, sia in casa che in trasferta, tanto per cominciare. Non ci sarà più, poi, la fase a gironi di settembre. Ed è possibile che le Finals si giochino in Cina, cosa che renderebbe incompatibile la partecipazione di Sinner. Che, verosimilmente, tra un anno potrebbe essere reduce, ancora una volta, dal torneo dei Maestri.
Questo contenuto è stato modificato 25 Novembre 2024 12:59
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