Messaggio strappalacrime per Sinner, il campione azzurro colpisce di nuovo nel segno. Ecco le parole di chi lo conosce bene
Tutti noi crediamo di conoscere davvero le persone famose, gli sportivi in generale, per quello che dentro e fuori dal campo fanno vedere e ci fanno vedere.
Ma la realtà in molti casi è un’altra e solamente chi vive al fianco dei campioni ha realmente il polso della situazione. Da un anno a questa parte sotto i riflettori c’è senza dubbio Jannik Sinner: numero uno al mondo, sportivo che sta riscrivendo la storia italiana del tennis e che lo potrebbe fare, perché le qualità tecniche ci sono, anche nel mondo. Fresco della vittoria alle Atp Finals, adesso l’azzurro è impegnato con la nazionale alla Coppa Davis, alla ricerca del titolo che sarebbe il secondo di fila. Per il tennis nostrano è davvero un momento magico, visto che dopo 11 anni è arrivata anche la vittoria al femminile. Tornando poi al nostro discorso, successivamente all’affermazione in Piemonte, a parlare è stato davvero uno che lo conosce bene Jannil.
Messaggio strappalacrime per Sinner: le parole di Cahill
Darren Cahill è sicuramente uno degli artefici della crescita esponenziale del nostro tennista. Da quando è stato chiamato ad allenarlo i risultati si sono visti in maniera immediata. Ed è stato proprio lui, sui social, a postare un bel messaggio per Jannik.
“Che viaggio. Che anno! Ben fatto, Jannik. Un ragazzo straordinario”, ha scritto in un post su Instagram, prima di passare poi agli elogi al suo collega, Vagnozzi, con il quale ha svolto nell’ultimo anno un lavoro impeccabile: “Ci vuole un’intera squadra ma una menzione speciale ad una persona speciale. Bravo Vagno”. Insomma, dentro lo staff di Sinner gira davvero tutto alla perfezione. E i risultati si vedono anche per questo: lavorare in sintonia porta ad essere leggeri, porta alla volontà di migliorarsi sempre di più e non sbagliare nulla. Un anno intenso, troppo, con ancora un giudizio in essere che speriamo possa essere quello giusto, vale a dire un’assoluzione piena dopo il caso Clostebol. Se ne parla ancora, purtroppo, e senza dubbio rimane un po’ di preoccupazione. Che Sinner non meritava di vivere.