Grande “prova” da parte di Alcaraz: lo sconvolgente gesto del campione iberico.
I Carota Boys ci hanno fatto ridere e sorridere. Hanno colorato gli stadi di tutto il mondo e lanciato la moda del costume da carota, ma per quanto divertente non è l’ortaggio arancione, per la verità, il simbolo in cui si identifica il numero 1 del mondo, Jannik Sinner. Prima ancora che questa tendenza spopolasse, per via del colore dei suoi capelli, il campione azzurro aveva già scelto per sé un’icona molto diversa e più seriosa.
Chi segue l’altoatesino da tempo sa bene che il soprannome di Jannik è stato, sin dal suo approdo nel circuito maggiore, The fox. La volpe in cui si identifica è presto diventata, oltretutto, il centro di un vero e proprio marchio. Molto prima che la carota s’insinuasse nel tentativo di stravolgere gli equilibri, infatti, Sinner aveva lanciato un logo stilizzato all’interno del quale si condensavano simboli e riferimenti personali per lui imprescindibili. E quell’immagine raffigurava, per l’appunto, una volpe.
Ecco spiegato, dunque, come sia iniziata la rivoluzione che ha tenuto banco in questi giorni e che ha “guidato”, per così dire, il tifo torinese. Nike, che ha messo Jannik sotto contratto molto tempo prima che diventasse un top ten, ha dichiarato conclusa l’era delle carote e ha inaugurato, di contro, quella della volpe. Come? Semplice: lanciando il cappellino con il logo del numero 1 del mondo, che migliaia e migliaia di tifosi hanno acquistato, durante la settimana delle Nitto Atp Finals, a Torino.
Alcaraz shock a Torino: nessuno se lo sarebbe aspettato
In quel logo stilizzato c’è tutta la sua vita. Ci sono le sue iniziali, in basso a sinistra, linee ed angoli a rappresentare la sua passione per il tennis e per lo sci. Ci sono perfino le sue montagne, “nascoste” tra le orecchie della volpe. Era tempo, dunque, che il marchio statunitense lo valorizzasse e avviasse un’operazione di marketing tesa a farlo.
Durante i giorni delle Finals, manco a dirlo, questo cappellino ha spopolato. Tutti lo avevano e chi non ce l’aveva chiedeva a Nike, a mezzo social, di renderlo ordinabile anche a mezzo web. Un tripudio di volpi in ogni dove al quale, pensate un po’, neppure il principale antagonista di Sinner, ovvero Carlos Alcaraz, è riuscito a sottrarsi.
carlos signing jannik’s fox cap for a fan🥹 pic.twitter.com/kvgkJu1Na4
— ally (@sinnernation) November 16, 2024
Un video circolato sui social mostra l’iberico, assalito dalla folla, mentre fa qualcosa di eclatante. Il campione di tennis e di fair play, senza fare una piega, firma, tra una cosa e l’altra, anche uno di questi cappellini con il logo di Sinner. Dopo averlo fatto ha sorriso, consapevole, probabilmente, del fatto che da qui a breve toccherà anche a lui