Caso doping Sinner, verdetto improvviso: “Non mi piace”

Caso doping: Sinner continua a vincere ma rimane la spada di Damocle del verdetto del Tas di Losanna dopo il ricorso della Wada. Il suo commento

Al momento non ci sono nel pianeta giocatori più forti di lui: Jannik Sinner, anche a Torino, ha dimostrato di essere il migliore di tutti. Fa uno sport diverso rispetto a quelli che sono i suoi colleghi. E lo fa con una naturalezza che raramente si è vista.

Sinner
Caso doping Sinner, verdetto improvviso: “Non mi piace” (Lapresse) – Ilveggente.it

Anche Ruud, ad esempio, dopo aver perso la semifinale, lo ha incoronato: “Spero di non incontrarlo per i prossimi tre anni” ha affermato, a dimostrazione del fatto che Sinner è un atleta al momento ingiocabile per tutti. E gioca così bene nonostante, come sappiamo, penda ancora su di lui la possibilità di una squalifica: se il Tas di Losanna dovesse quindi accettare il ricorso della Wada allora le cose potrebbero di nuovo cambiare. Nessuno vuole questo, nemmeno i suoi colleghi che sanno benissimo quali sono le doti sia dentro che fuori dal campo di un campionissimo che, al momento, punta decisamente a diventare uno dei più forti italiani di tutti i tempi. Lo sportivo migliore di sempre: le qualità sono sotto gli occhi di tutti.

Caso doping, Sinner risponde in questo modo

In questi giorni Jannik è impegnato a Torino e in una delle conferenze stampa ovviamente gli è stato chiesto, appunto, un suo pensiero su questo ricorso che è ancora in piedi. La sua risposta è stata netta.

Sinner
Caso doping, Sinner risponde in questo modo (Lapresse) – Ilveggente.it

“Mi sono trovato in questa posizione già altre volte, ho avuto già tre udienze e quindi sono abituato a queste cose. Ovviamente non mi piace stare in questa posizione ma continuerò a lavorare e vedremo cosa ne uscirà fuori”. Netto e sintetico, senza entrare troppo nel dettaglio. Sicuramente sapeva che qualcuno gli avrebbe chiesto qualcosa e insieme al suo staff ha deciso di rispondere così. Giusto non dare alito ad altre parole che potrebbero essere interpretate in mille modi, meglio andare dritti al punto per chiudere, di fatto, la questione. In attesa di conquistare altri trofei e dimostrare, se mai ce ne fosse bisogno, chi è davvero il numero uno. Ah, infine: dopo la vittoria nella semifinale contro Ruud Sinner è sicuro di rimanere numero uno al mondo anche dopo gli Australian Open in programma a gennaio.

Gestione cookie