Incontentabile Berrettini: la verità viene sempre a galla

Berrettini, la verità arriva dal passato: ha spifferato tutto.

Fu un duro colpo, un anno fa di questi tempi, accettare il fatto che non lo avremmo mai più visto seduto in quel box, in mezzo a quelle stesse persone. Metabolizzare l’idea che Vincenzo Santopadre non sarebbe più stato, da quel momento in poi, l’allenatore di Matteo Berrettini, che aveva condotto per mano fino ai piedi dell’Olimpo del tennis.

Matteo Berrettini
Incontentabile Berrettini: la verità viene sempre a galla (LaPresse) – Ilveggente.it

I tifosi tendono ad affezionarsi a certi volti, anche ad idealizzare rapporti e relazioni, di tanto in tanto. E quelli del finalista di Wimbledon 2021 vedevano in Santopadre una specie di secondo papà di Matteo, la sola persona al mondo in grado di spronarlo e di spingerlo a dare il meglio di sé, anche nelle situazioni più estreme. Fortuna che l’uomo è una creatura abitudinaria e che non ci è voluto molto, poi, perché i sostenitori del romano “dimenticassero” ciò che era stato e che non sarebbe stato più.

L’arrivo in squadra di un personaggio del calibro di Francisco Roig, che era stato alternate coach nientepopodimeno che di Nadal, era stato accolto in maniera positivissima. Peccato solo che la loro “storia” sia durata solo qualche mese: nelle scorse settimane, infatti, per chi eventualmente se lo fosse perso, Matteo ha annunciato di aver interrotto la collaborazione con l’iberico, per effetto di una scelta che sarebbe stata presa – a sentir lui – di comune accordo.

Berrettini, questo spiega tutto: il motivo dell’addio

Nel comunicare la novità ai tifosi sui social, Berrettini non era entrato nel merito della questione. Lo aveva fatto però qualche giorno più tardi, quando si era sbottonato e aveva ammesso che lui e il tecnico avevano “due modi diversi di vedere le cose”.

Matteo Berrettini e Vincenzo Santopadre
Berrettini, questo spiega tutto: il motivo dell’addio (LaPresse) – Ilveggente.it
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A dare qualche indizio in più, utile per la “ricostruzione” di quanto accaduto, è stato proprio Vincenzo Santopadre, che intervistato da Ubitennis ha parlato, ma sarebbe stato strano il contrario, anche del suo ex pupillo e dell’addio a Roig: “Quando intraprendi un percorso professionale bisogna sempre capire se ci sono i presupposti – ha osservato, per cominciare – Se entri a far parte di un team al posto di un membro di lunga devi essere particolarmente bravo a saperti ricollocare, a saperti plasmare sulla nuova relazione”.

“Forse quello di cui ha bisogno Matteo è trovare una persona che sia coesa col gruppo e che trovi la giusta empatia. Roig è una persona per bene oltre che un professionista serio. Però i tennisti sono anche particolarmente esigenti e quindi forse ora le sue esigenze non corrispondevano con un allenatore come lui. Matteo ha avuto diversi stop anche quest’anno purtroppo e questo può essere stato un altro ostacolo per creare il legame giusto”.

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