Sinner ha stupito tutti: confessione inaspettata sulla propria vita privata. Ecco le parole del tennista azzurro che ha vinto la prima gara alle Finals
Senza problemi al debutto nelle Atp Finals di Torino. Domenica sera, Sinner, ha battuto De Minaur dimostrando a tutto il mondo di essere quasi ingiocabile nel momento in cui vive un ottimo momento di forma. Fisico, ovvio, perché sotto l’aspetto mentale, visto che è in attesa della decisione del Tas di Losanna dopo il ricorso presentato dalla Wada, proprio sereno non può stare.
Jannik vuole chiudere questo strepitoso 2024 nel migliore dei modi: dopo i due Slam, i primi della carriera, dopo il primo posto nella classifica Atp, vuole prendersi anche il torneo di Torino e riconfermarsi in Coppa Davis con la nazionale azzurra: tutti obiettivi raggiungibili, soprattutto se sei il numero uno al mondo. Ma non solo sotto il profilo sportivo il suo anno è stato, per quello che possiamo affermare, da incorniciare: anche sotto l’aspetto privato Jannik ha trovato l’amore ed è legato sentimentalmente alla tennista russa, di due anni più grande di lui, Anna Kalinskaya.
Sinner stupisce tutti: l’annuncio sulla Kalinskaya
Prima del torneo di Torino Sinner è stato ovviamente impegnato in una conferenza stampa. E un giornalista di Equire UK ha chiesto all’altoatesino cosa ha portato appunto nella sua vita la nuova compagna. La risposta ha un po’ spiazzato tutti, ma da uno come lui era anche un po’ prevedibile.
“Che cosa ha aggiunto alla mia vita Anna? Non credo che sia cambiato nulla – ha risposto Jannik a specifica domanda – avere una ragazza è qualcosa che ti fa sentire bene o ti fa sentire male. Voglio che sia qualcosa che sembri molto naturale, che entra nella mia vita normalmente. Non posso permettermi di cambiare come giocatore o come persona. Questo non è successo, ecco perché funziona”. Insomma, nonostante i suoi 23 anni sembra essere – anzi lo è – molto maturo anche sotto questo aspetto. Un Jannik sereno sotto tutti i punti di vista, un Jannik che non vuole e non deve perdere la bussola in nessun modo. Ed è per questo motivo che rimane il numero uno al mondo. Un campione, dentro e fuori dal campo.