Jannik Sinner, detto, fatto: la prova che tutti aspettavano.
Torino gli ha riservato un’accoglienza che definirla calorosa non renderebbe l’idea di quanto affetto gli sia piombato addosso al suo arrivo ai piedi delle Alpi. Ed era scontato che fosse così, considerando che Jannik Sinner è indiscutibilmente il beniamino del momento, oltre che il favorito per la vittoria delle Nitto Atp Finals 2024.
Ci sta, dunque, che bambini e adulti facciano la fila per scucirgli un autografo o per avere, quanto meno, una fotografia, fosse anche sgranata, per provare di aver visto da vicino il fenomeno del tennis mondiale. Nel frattempo, l’entusiasmo aumenta a dismisura, perché mancano poche ore, ormai, all’inizio del torneo dei Maestri, che stabilirà quale tra gli otto migliori singolaristi della stagione meriti il titolo di campione indiscusso di un’annata che ci ha riservato tantissime emozioni.
Prima che scocchi l’ora del ritorno in campo, Sinner sta partecipando ad una serie di eventi collaterali alle Finals, incluso l’incontro con Federico Buffa prima, con la stampa poi, alla Nuvola Lavazza. E lì, manco a dirlo, è stato tempestato di domande di ogni genere. Una fra tutte ha riecheggiato ad ogni latitudine, non fosse altro perché la risposta del campione ha fatto luce, una volta per tutte, su un tema ampiamente dibattuto nelle scorse settimane.
Sinner sulle orme di Federer: questo spiega tutto
Subito dopo la vittoria al Six Kings Slam di Riyad, come si ricorderà, era “esplosa” una vera e propria querelle legata ad una dichiarazione rilasciata dal numero 1 del mondo.
“Non gioco per i soldi, è molto semplice – aveva detto quando, in conferenza stampa, gli era stato chiesto come ci si sentisse ad aver vinto 6 milioni in un colpo solo – Certamente è un bel premio, ma io ero lì perché c’erano i sei potenziali migliori giocatori del mondo, e potevo giocare contro di loro”. Le frasi del tennista avevano fatto storcere il naso a molte persone, ma è con i fatti che il nativo di San Candido ha ben pensato di dimostrare che in quell’occasione non aveva mentito.
“Sto per varare una Fondazione – ha rivelato alla Nuvola Lavazza – non voglio dire nulla di specifico fino a quando non sarà ufficiale. Ogni giocatore ha una visione un po’ diversa sul come aiutare persone, animali, natura. Ma è un punto molto importante per chi sta nella nostra posizione”. Ecco come spenderà, dunque, il denaro vinto in Arabia Saudita: seguendo le orme del suo “antenato” Roger Federer e facendo del bene nel modo che, ben presto, scopriremo.