Superenalotto, pensaci bene: se ce l’hai anche tu, sono soldi sicuri.
Qualche giorno fa, a Treviso, è successo qualcosa che ha lasciato tutti di stucco. La colf di un’anziana donna residente a Montebelluna si è disfatta, a causa di un misunderstanding, di un materasso che era in casa della signora per la quale lavorava. Lo ha gettato in discarica, ignaro del fatto che al suo interno fosse nascosto un vero e proprio tesoro.
Lì la padrona di casa custodiva tutti i suoi risparmi, una cifra compresa tra i 40 e i 50mila euro circa. Fortunatamente, una volta scattato l’allarme, è stato poi recuperato, ma questa storia ci dà comunque il là per raccontarne un’altra la cui morale, su per giù, è molto simile. Entrambe ci ricordano, infatti, che i beni preziosi devono essere conservati con grande cura, onde evitare di correre il rischio di perdere qualcosa, come è quasi successo alla donna residente nella provincia di Treviso.
Per raccontare quest’altra storia dobbiamo spostarci, adesso, a Monzuno, dove un uomo, il 1° ottobre scorso, ha messo a segno un colpo niente male. Si è recato in via Val di Setta, presso il punto vendita Caffè Commercio, e ha giocato una combinazione in vista dell’estrazione del concorso n. 156 del Superenalotto. Il meglio di questo racconto, tuttavia, deve ancora venire.
Grazie ai numeri sui quali ha deciso di puntare, in seguito ha scoperto di aver centrato 2 punti 5 del valore di 45mila euro ciascuno. Aveva diritto a riscuotere, dunque, un super premio che ammontava, complessivamente, a poco più di 90mila euro.
E così, impaziente di incassare la sua vincita, qualche giorno dopo si è recato all’ufficio premi di Sisal, per convalidare la giocata e ritirare l’assegno di cui la dea bendata aveva deciso di fargli dono. Quando gli è stato chiesto di esibire la ricevuta della giocata effettuata il primo giorno di ottobre, per poco il mondo non gli è caduto addosso. In quel momento si è reso conto di non averla più con sé: non riusciva a trovarla, sebbene fosse certo di averla portata. Ha rischiato, dunque, di perdere tutto.
Fortunatamente, l’allarme è rientrato nel giro di pochi minuti: la busta contenente la preziosissima ricevuta era stata ritrovata dal personale dell’ufficio alla reception, dove l’uomo, forse, l’aveva erroneamente “abbandonata”, in preda all’emozione. Tutto è bene quel che finisce bene, dunque, ma state attenti: abbiate cura della ricevuta, nel caso in cui scopriate di aver vinto, perché potreste non essere fortunati come il giocatore di Monzuno, che l’ha ritrovata più o meno immediatamente.
Questo contenuto è stato modificato 3 Novembre 2024 11:08
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