Berrettini, le parole del tennista romano erano doverose: non c’è due senza tre.
Le due cose potrebbero essere in qualche modo collegate, o forse no. Non possiamo dirlo, così come, del resto, non può dirlo neanche il diretto interessato. Sta di fatto che, nella stessa settimana in cui ha annunciato la separazione dal coach che aveva assoldato meno di un anno fa, Matteo Berrettini è stato eliminato al primo turno da un avversario che probabilmente, in altre circostanze, avrebbe potuto gestire meglio, vale a dire Alexei Popyrin.
Ad influire sul suo rendimento, che non è comunque stato negativo in senso assoluto, potrebbe essere stato l’addio, arrivato appunto qualche giorno prima, a Francisco Roig. Il romano lo aveva scelto per il dopo Santopadre e non si può certo dire che il lavoro che hanno fatto insieme non abbia dato alcun risultato. Matteo ha vinto 3 titoli in questa stagione, seppur non abbia giocato in maniera troppo continua, per cui è evidente che al suo cospetto abbia fatto qualche progresso.
E non parrebbe essere questa, dunque, la ragione alla base di questa separazione, annunciata a gran sorpresa. Berrettini ha parlato di una scelta condivisa, dettata dal fatto che “vedevamo alcune cose in modo diverso”. L’ha definita una decisione “professionale”, che esula dai risultati che, insieme, hanno raggiunto in questo 2024. C’è di più, però.
Il merito del bilancio di questa stagione – mai Matteo aveva vinto così tanti trofei in un anno, a dispetto di una situazione che non pareva essere delle più rosee – è da attribuirsi anche a qualcun altro.
Tra i due “litiganti” – si fa per dire, essendosi separati di comune accordo e senza che volassero gli stracci, come spesso accade – c’è una terza figura cui vanno riconosciuti alcuni meriti. Si tratta di Alessandro Bega, il secondo allenatore che ha accompagnato Berrettini, in questa stagione, nella quasi totalità dei tornei che il finalista di Wimbledon 2021 ha disputato. E a sottolinearlo è stato proprio Matteo, che come riferisce LiveTennis ha voluto spendere qualche parola per il suo amico e coach.
“Bisogna congratularsi anche con Bega per il lavoro che ha fatto con me durante quest’ultimo anno – ha dichiarato il campione – senza di lui probabilmente non avrei superato tutti i momenti difficili che ho affrontato”. Che sia stato proprio lui la chiave di volta negli ultimi 12 mesi?
Questo contenuto è stato modificato 31 Ottobre 2024 16:19
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