Sinner libro aperto: il capitolo-verità mette i brividi

Jannik Sinner, nel terzo capitolo c’è praticamente tutto: la verità del campione altoatesino fa rabbrividire i tifosi.

Non possiamo saperlo. Possiamo, però, immaginarlo. Almeno in parte. Non del tutto, no, perché Jannik Sinner è il solo detentore di questa verità. L’unico a sapere come ci si senta ad essere accusati di qualcosa di cui si è certi di non essere responsabili. Perché questo, in fondo, è proprio quello che gli è successo nel momento in cui ha scoperto di essere risultato positivo ad un test antidoping.

Sinner intervista Sky
In arrivo il terzo capitolo di “Jannik, oltre il tennis” (LaPresse) – Ilveggente.it

È riuscito a dimostrare la sua innocenza e a ricostruire la dinamica degli eventi che sarebbero poi culminati nella contaminazione involontaria da Clostebol, eppure potrebbe non essere sufficiente. Sebbene l’Itia lo avesse scagionato da ogni accusa, la Wada ha rimesso tutto in discussione e presentato ricorso al Tas di Losanna. Toccherà ad esso, ora, chiudere il cerchio e stabilire se è vero o meno che l’azzurro non avesse alcuna intenzione di doparsi, come professa da ormai diversi mesi.

Jannik ha parlato di questa vicenda e di molto altro ancora nell’intervista di Sky Sport, a cura di Federico Ferri, che andrà presto in onda sulla pay tv. Si tratta del terzo capitolo di “Jannik, oltre il tennis” e in questo Sinner è un libro aperto, come forse non lo era mai stato. Ha tirato fuori tutta la verità e acceso i riflettori su dei retroscena che, come dicevamo pocanzi, potevamo immaginare e teorizzare, sì, ma niente di più.

Sinner sotto pressione: ne ha passate di cotte e di crude

Ha scelto con cura le parole da usare in questa parte dell’intervista, sia per non essere attaccato che per evitare di fare la vittima. Nonostante ciò, la sua amarezza è trapelata comunque.

Sinner doping Clostebol cosa ha detto
La notizia del doping è arrivata poco prima degli Us Open, poi vinti da Jannik Sinner (LaPresse) – Ilveggente.it

“Il vero momento difficile secondo me – ha rivelato – era proprio quando è uscita la notizia. Ed è uscita in una fase molto delicata perché è arrivata prima di un Grande Slam. Io mi volevo già allenare dal mercoledì, la notizia è uscita il martedì e abbiamo deciso che era meglio di no, perché ci sarebbe stato troppo casino al circolo e quindi siamo andati il giovedì, di sera, perché così tanta gente sarebbe andata via. Arriviamo lì e avevamo tutte le camere addosso, era molto dura. Io guardavo gli altri giocatori per capire cosa pensavano veramente“.

I primi giorni, ha raccontato, sono stati difficilissimi. Fino a che un mattino, al suo risveglio, tutto è stato più chiaro: “A un certo punto mi sono detto: “No Jannik, alla fine è tutto abbastanza irrilevante, perché questo sport ti può dare soddisfazioni e ti può buttare giù anche moralmente, però alla fine io sto bene”. Resiliente in campo come nella vita.

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