Matteo Berrettini, l’attesissimo ritorno è già quasi praticamente nell’aria: ce l’ha fatta anche a mezzo servizio.
Tutto si può dire tranne che la sua vittoria sia stata fortuita o dovuta ad una prestazione non eccellente da parte del suo avversario. Matteo Berrettini la qualificazione ai quarti di finale dell’Atp 500 di Vienna se l’è sudata come non mai, per cui il merito è tutto suo e non ha demeriti, di contro, il rivale che ne ha pagato le spese, vale a dire l’indomito Frances Tiafoe.
Il romano è riuscito a domarlo in tre set e gli è servita tutta la tenacia di cui era capace, per riuscire in questa missione dall’esito per nulla scontato. Nonché un repertorio di colpi non indifferente, considerando che il tennista statunitense gli ha dato un bel po’ di filo da torcere, prima di abdicare e di arrendersi dinanzi alla scintilla che il suo collega ha avuto negli occhi dal primo all’ultimo istante. In attesa che disputi il terzo turno sul cemento austriaco, quindi, possiamo goderci la consapevolezza che Berrettini ha fatto, fino a questo momento, del suo meglio.
Fa sempre paura dirlo, considerando che più volte il destino ha fatto lo sgambetto a Matteo, ma è evidente che il martello romano sia in ottima forma e che i miglioramenti, dal punto di vista del gioco, siano notevoli. Si sono visti tutti, dal primo all’ultimo, durante la partita contro il numero 15 del mondo, che non è stata tutta servizio e dritto, anzi. A renderla spettacolare sono stati proprio i tantissimi scambi registrati nei tre parziali, che hanno costretto i due tennisti ad inventare soluzioni sempre nuove ed imprevedibili.
La vittoria contro Tiafoe ci ha restituito, poi, la speranza. Il doppio successo sin qui conseguito in terra austriaca ha permesso a Berrettini, infatti, di mettere in tasca 100 punti, e non solo.
Ha anche fatto un gran bel balzo nel ranking Atp: virtualmente, in questo preciso istante è al 34esimo posto della classifica mondiale. Detiene un bottino di 1370 punti, che sono un bel po’ per un tennista che, purtroppo, non ha giocato la stagione per intero, ma che è stato presente solo a “mezzo servizio”. La situazione, è doveroso sottolinearlo, è comunque in divenire. Qualora Matteo dovesse spuntarla contro il suo prossimo avversario, infatti, potrebbe addirittura migliorare e sorridere ancor più di quanto non stia facendo adesso.
Ma se anche non dovesse succedere, niente paura. L’essenziale è che, adesso possiamo dirlo, Berrettini è tornato e non è più così distante dalla sua versione deluxe, quella che nell’estate 2021 ci ha fatto sognare a occhi aperti e sperare che un italiano potesse vincere Wimbledon. Contro un Matteo così, ad un passo dal ritorno in top 30, si salvi chi può.
Questo contenuto è stato modificato 24 Ottobre 2024 12:49
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