Ritiro Djokovic, annuncio drammatico: mazzata terribile

Ritiro Djokovic: l’atleta serbo che continua a giocare è l’ultimo a mollare. Ma prima o poi si ritirerà. Ecco l’annuncio che è una mazzata

Nole Djokovic, con la vittoria delle Olimpiadi di Parigi, ha messo il timbro a tutti i tornei ai quali ha partecipato. Un atleta clamoroso, che ha fatto la storia del tennis e che verrà ricordato per sempre.

Ritiro Djokovic, annuncio drammatico
Djokovic (Lapresse) – Ilveggente.it

Il serbo è l’ultimo di quelli che hanno rivoluzionato il gioco ancora ad essere ben presente dentro il circuito. Federer da un po’ di tempo si è ritirato e nelle scorse settimane c’è anche stato quello di Nadal. Insomma, l’ultima bandiera in mezzo ai giovani che stanno prendendo piede e tra questi c’è anche il nostro Jannik Sinner. Ma quando deciderà di ritirarsi Djokovic? Un annuncio lo ha dato Jimmy Connors che ha un noto podcast “Advantage Connors”, nel quale commenta quello che succede.

Ritiro Djokovic, le parole di Connors

“È difficile per me dire che abbia avuto un calo di motivazione perché fa di tutto nel corso delle sue giornate per essere sempre al meglio. Con il suo allenamento e la sua alimentazione molto accurata tutto nella sua giornata è incentrato sul tennis e sull’essere nella forma migliore possibile in campo”. “Vorrei dirlo nel modo giusto ma invecchiare è invecchiare”.

Djokovic (Lapresse) – Ilveggente.it

Una prima parte che lascia presagire quello che dirà dopo: “Ci sono molti ragazzi giovani che lo vedono un po’ più vulnerabile. Non sta giocando all’altezza degli standard a cui siamo abituati. Ma ha il tipo di gioco che mi piace. Ha una buona risposta, una risposta aggressiva. Non lo si può mai escludere dai favoriti. Ha coraggio, gioco, intensità”. “Ha avuto importanti sconfitte contro Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, è vero ma l’unica situazione nella quale potrà riflettere di salutare tutti e andarsene è se anche alcuni di quegli altri giovani emergenti inizieranno a farsi avanti, a crescere, a creargli problemi e a batterlo. Altrimenti rimarrà ancora, continuerà a giocare, e, aggiungo io, che cosa c’è di sbagliato in questo?”.

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