Jannik Sinner, fortuna che c’è il rovescio della medaglia: nella peggiore delle ipotesi, è comunque un successo.
Dire che Daniil Medvedev fosse arrabbiato non renderebbe l’idea di quali sensazioni abbia realmente provato in campo durante il primo turno della prima edizione del Six Kings Slam. Sapeva bene, il russo, che il rischio di perdere la corona già al debutto era altissimo. Ma magari non pensava, quello proprio no, che sarebbe stato inerme ed impotente dinanzi al numero 1 del mondo.
Lo ha affrontato tantissime volte e in molte di queste occasioni è riuscito o a tenergli testa o, addirittura, a batterlo. Non mercoledì, però. A Riyad non è stato assolutamente in grado di disinnescare Jannik Sinner, che ha vinto in 2 set e che non gli ha concesso neppure un game nell’ambito del primo parziale. Era incontenibile, ingiocabile, tanto è vero che più volte il suo avversario ha sfogato la frustrazione sulla racchetta, colpendo ripetutamente il cemento con essa.
A nulla è servito, ad ogni modo, sfogarsi in quel modo. Medvedev ha perso lo stesso e non ha potuto fare altro che prendere atto della superiorità dell’altoatesino in quella circostanza. “Non ho mai giocato, secondo me, contro qualcuno che abbia giocato come Jannik oggi – ha detto in conferenza stampa – Non riuscivo a fare nulla. Non sapevo cosa fare”.
Sinner, mal che vada sarà un successo
Fortuna, almeno quello, che è valsa la pena di volare alla volta dell’Arabia Saudita. Perché se è vero che il tennista russo, attualmente quinto nel ranking Atp, ha abdicato già ai quarti di finale, tutto si può dire tranne che sia tornato a casa a mani vuote.
Il Six Kings Slam, nel caso qualcuno non ne fosse a conoscenza, è il torneo con il prize money più alto di tutti i tempi. Il vincitore intascherà 6 milioni di euro, mentre tutti gli altri riceveranno un assegno pari a 1 milione e mezzo di euro. Questo significa che Medvedev, giocando una sola partita, ha vinto praticamente l’equivalente, o giù di lì, di quanto incassa il vincitore di uno Slam. E c’è di più, a voler essere ancor più pignoli.
La partita tra lui e Sinner è durata 68 minuti, il che significa, calcolatrice alla mano, che il numero 5 della classifica mondiale ha guadagnato 21mila 739 dollari per ogni minuto di gioco. Scomponendo ulteriormente, ha portato a casa 362 euro al secondo. Poteva andargli decisamente peggio, insomma, mettiamola così. Sconfitto ma ricco.