Mazzata terribile per Berrettini: ribaltone in classifica

Mazzata terribile per Berrettini: dopo la sconfitta al Masters 1000 di Shangai, arriva la sentenza sul tennista azzurro

Mazzata terribile per Berrettini
Matteo Berrettini (Lapresse) – Ilveggente.it
Sì, sono passati solamente tre anni e sembra una vita. Nel frattempo, i problemi fisici hanno costretto Matteo a guardare in maniera diversa al tennis. Vincere per recuperare delle posizioni in classifica ma soprattutto per fare vedere che quello che è stato negli anni scorsi non è solo un abbaglio generale. Sì, una doppia prova di forza: contro i guai fisici e contro le parole e le critiche che gli sono piovute addosso. Certo, nel Masters 1000 di Shanghai è stato battuto da Rune, e in occasione dell’ultima puntata di Tennismania, format del portale OA Sport, ha parlato il commentatore di EuroSport Guido Monaco, che su Matteo ha detto questo.

Mazzata terribile per Berrettini: ecco quanto vale

Sono uscito un po’ con l’amaro in bocca dalla partita di Matteo Berrettini. Sono d’accordo con il suo coach, che a un certo punto gli ha detto ‘devi provare a vincere questa partita, non accontentarti di non perderla’: è una cosa un po’ strana nel tennis, ma ha espresso perfettamente il sentimento che avevo io. Come se Berrettini, tra fine secondo set e inizio del terzo, facesse il compitino pensando che prima o poi Rune avrebbe avuto un passaggio a vuoto, che invece non c’è stato. C’è sempre stata quella sensazione che si tirasse un po’ indietro, non so se fosse frenato dai problemi avuti a Tokyo ma dopo aver vinto il primo set ha giocato una partita non negativa, ma…“.
Mazzata terribile per Berrettini
Matteo Berrettini (Lapresse) – Ilveggente.it

“Il bicchiere è pezzo pieno – ha continuato – dopo l’infortunio di cui non si sapeva l’entità: il suo valore attuale è da top-20, ma non oltre. Ha aspettato la partita, non se l’è andata a prendere contro un buon Rune, che quest’anno ha questo valore quando gioca bene”. Insomma, Berrettini al massimo tra i primi venti al mondo e non di più. E pensare che tutti noi ci aspettavamo qualcosa di diverso. Ma ti aspettiamo, Matteo. 

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