Jannik Sinner, quello che è accaduto dimostra che si può fare e che davvero non ci sono più scuse: tutto è possibile.
Chi lo dice che due rivali non possano essere anche amici e trascorrere del tempo insieme? Nessuno, appunto. Questa lezione ce l’hanno insegnata, a loro tempo, Roger Federer e Rafael Nadal, che hanno duellato per anni senza risparmiarsi e senza, oltretutto, mai mancarsi di rispetto. Basti dire che lo svizzero ha chiuso la sua carriera proprio al fianco dell’iberico: piangevano entrambi come due fontane e si tenevano la mano, l’immagine più bella che potessero regalarci.
L’era di Roger e Rafa è ormai volta al termine, ma è bene sapere che i campionissimi che ci hanno fatto sognare per più di un decennio hanno due eredi niente male. Già, perché in tanti hanno notato, nel tempo, quanto Jannik Sinner e Carlos Alcaraz ricordino i loro due predecessori. Quando c’è da giocare l’uno contro l’altro se le danno di santa ragione, ma ogni occasione, fuori dal campo, è buona per spassarsela e per rinsaldare un legame che sin dall’inizio è stato sotto i riflettori.
Quando si incontrano negli spogliatoi se la ridono di gusto, ma si sono divertiti anche qualche giorno fa, a dirla tutta. E in un momento insolito, mettiamola così, ossia a pochissime ore di distanza dalla fine del loro decimo faccia a faccia. I due, come si ricorderà, si sono sfidati in finale a Pechino ed è stato lo spagnolo, in questo caso, ad avere la meglio sull’azzurro.
Sinner, che lezione: meglio farne tesoro
La battaglia, manco a dirla, è stata epica, combattutissima. Alcaraz l’ha vinta per un soffio, solo piccole sfumature. Ma sbagliava chi pensava che questa sconfitta avesse atterrito Sinner, perché non è così.
Lo dimostra il fatto che, qualche ora dopo la cerimonia, i due siano saliti a bordo dello stesso jet per volare alla volta di Shangai, dove avrebbe poi avuto inizio il Masters 1000 che ci terrà compagnia per i prossimi giorni. A farlo sapere è stato Simone Vagnozzi, coach di Jannik, che ha ripreso l’allegra combriccola in viaggio. In primo piano c’è Sinner con i membri del suo team e, poco più in là, c’è Alcaraz, che sorride all’obiettivo, con il suo entourage.
Una foto che rivela, in soldoni, che si può fare. Che è inutile trovare scuse perché non è impossibile. Che si può essere rivali ma al tempo stesso amici e condividere la stessa cabina dell’aereo perfino subito dopo una finale così agguerrita. Una lezione di cui fare tesoro.