Matteo Berrettini, tutta la verità sull’infortunio che lo ha fermato all’Atp 500 di Tokyo e sulle conseguenze in vista di Shangai.
Certe cose, belle o brutte che siano, accadono quando meno te lo aspetti. E lo sa bene Matteo Berrettini, che dopo un periodo estremamente positivo si è ritrovato a fare i conti con l’ennesimo infortunio. Proprio quando stava finalmente riprendendo il ritmo e riacquisendo fiducia in sé e nei propri mezzi, gli addominali hanno ricominciato a fare le bizze, costringendolo a ritirarsi durante gli ottavi di finale dell’Atp 500 di Tokyo.
Il fatto che abbia deciso di sventolare bandiera bianca potrebbe essere interpretabile in due modi diametralmente opposti. Può darsi che lo abbia fatto a scopo puramente precauzionale, onde evitare che un piccolo fastidio potesse degenerare in qualcosa di più grave. Oppure, potrebbe aver sentito talmente tanto dolore da doversi necessariamente fermare. Si tratta, però, di ipotesi e nulla più, considerando che il romano, da quel giorno, non ha speso una sola parola per rassicurare i suoi tifosi o, comunque, per aggiornarli sulle sue condizioni di salute.
Il timore, manco a dirlo, è che il problema agli addominali sia il solito e che riprendersi da questo infortunio possa non essere una passeggiata. Il che non gli consentirebbe, ovviamente, di partecipare ai prossimi tornei in calendario e neanche alle Finals di Coppa Davis a Malaga. Matteo non è tra i pre-convocati, è vero, ma ci sono altissime probabilità che Filippo Volandri lo convochi in prossimità della trasferta. Sempre a patto, s’intende, che Berrettini stia bene.
Berrettini, due indizi fanno una prova: si aspetta l’ufficialità
Un piccolissimo spiraglio, per la verità, ci sarebbe. Nulla di ufficiale, è doveroso sottolinearlo, ma si tratta pur sempre di un potenziale indizio.
In primo luogo, nei giorni scorsi, era già stato fatto notare come il finalista di Wimbledon 2021 non si fosse cancellato dal Masters 1000 di Shangai. Il suo nome è nel main draw e Matteo, addominali permettendo, dovrebbe esordire contro Christopher O’Connell. L’ipotesi è che se il dolore stesse effettivamente continuando a persistere, il romano si sarebbe cancellato già fa diversi giorni, invece no. E poi c’è un altro tassello che sembrerebbe combaciare con questa teoria.
Il suo fisioterapista, Daniel Pohl, ha pubblicato nelle scorse ore una fotografia piuttosto eloquente. Si trova a Shangai, motivo per il quale è probabile che sia lì insieme al resto del team di Berrettini e che l’intenzione dell’azzurro sia, per l’appunto, quella di provare a scendere in campo. Ma cosa realmente ne saprà di lui lo sapremo, verosimilmente, nelle prossime ore.