Addio ufficiale in F1: hanno deciso di cambiare quasi alla fine della stagione vedendo anche i risultati. Il ritiro è vicino
Sicuramente dentro il paddock, non solo dai colleghi ma anche dei tifosi, è uno dei piloti più amati. Simpatico, sempre sorridente, difficilmente uno nel corso di questi anni lo ha visto arrabbiato. Ecco perché Daniel Ricciardo piace a tutti.
Ma non ai padroni della Racing Bulls. Dopo Singapore, quando è rimasto alla fine della gara per oltre un minuto dentro la sua macchina avvolto dai pensieri, si era capito qualcosa: nei giorni scorsi è diventato anche ufficiale: Ricciardo lascia la scuderia sul finire della stagione e dopo aver detto di non essere disposto ad essere il terzo pilota della Red Bull, l’addio alla Formula 1, a 35 anni, appare vicinissimo. L’australiano quindi chiude la sua carriera qui, a meno di clamorose notizie che potrebbero arrivare nel corso delle prossime settimane che, però, onestamente, appaiono davvero difficili.
Addio ufficiale in Formula 1, promosso Lawson
Le sue prestazioni non sono state irresistibili. Ricciardo ha raccolto 6 punti nello scorso campionato e si ferma a quota 12 in quello attuale per un totale di 18 lunghezze in 25 GP disputati: meno della metà dei 37 portati a casa a da Yuki Tsunoda nel periodo in cui i due hanno corso per la stessa macchina. Insomma, anche questo ha pesato nella scelta della scuderia.
Come detto sarà difficile un suo rientro per il prossimo mondiale. L’unica scuderia che al momento non ha un secondo pilota è la Audi-Sauber che, però, per la prossima stagione dovrebbe affidarsi ad un pilota giovane, magari quel Colapinto che ha una somiglianza pazzesca, sotto l’aspetto fisico, con Senna. Ai più questa cosa non è passata inosservata e oggettivamente non si può davvero, in nessun modo, non notare. In tutto questo Liam Lawson che fino a pochi giorni fa era il terzo pilota prenderà il posto di Ricciardo dal prossimo Gran Premio alla fine della stagione. Tanti saluti Daniel. Mancherai a tutti.