Dramma per Schumacher, l’ex pilota della Ferrari non è più apparso in pubblico dall’incidente del 2013 ma continua suo malgrado a far parlare di sé.
Dopo anni di dominio da parte della Red Bull e di Max Verstappen, agli appassionati di Formula 1 non sembra vero di assistere ad un finale di stagione incandescente, in cui potrebbe ancora accadere di tutto. Il pilota olandese è primo in classifica ma non vince un Gran Premio dallo scorso giugno e la sua vettura dà l’impressione di andare meno veloce rispetto alla prima parte del Mondiale.
Fatto sta che il suo rivale numero uno, il britannico Lando Norris, continua a rosicchiargli punti in classifica. E grazie al successo nel Gp di Singapore, domenica scorsa, si è portato a -52. La McLaren, dunque, sogna il “colpaccio”, visto che al momento è davanti alla Red Bull anche nella classifica costruttori. Il rammarico, per i tifosi della Ferrari, è vedere fuori la “Rossa” dalla lotta per il primo posto. Eppure, i presupposti per una stagione positiva sembravano esserci tutti. Charles Leclerc e Sainz hanno vinto ben tre Gp (uno lo spagnolo e due il monegasco) ma purtroppo non sono stati continui ed ora fanno fatica a tenere testa a Red Bull e McLaren. In attesa di capire se in futuro riusciremo a vedere una Ferrari dominante, i fan guardano al passato con grande nostalgia. I tempi dei trionfi di Michael Schumacher, infatti, sono lontani.
Dramma per Schumacher, sotto inchiesta i tre presunti ricattatori
Proprio in questi giorni il pilota tedesco – non apparso più in pubblico dopo l’incidente sugli sci del 2013 – è tornato, suo malgrado, a far parlare di sé. O meglio, l’ha fatto la sua famiglia.
Come riferisce Europa Today, tre uomini sono finiti sotto inchiesta in Germania con l’accusa di aver provato a ricattare i familiari del mitico “Schumi”, minacciandoli di pubblicare sul darkweb alcune informazioni private, tra cui foto e registrazioni di conversazioni. Una vera e propria estorsione, se consideriamo che i tre per non rendere noto il tutto hanno chiesto in cambio ben 15 milioni di euro.
La polizia di Wuppertal ha accusato un uomo e suo figlio, oltre ad un ex addetto alla sicurezza della famiglia che non lavora più presso la famiglia Schumacher dal 2021. La polizia svizzera è riuscita ad identificare il numero di telefono che i tre presunti ricattatori utilizzavano per le chiamate e l’ha prontamente segnalato ai colleghi tedeschi, che così hanno dato avvio alle indagini.