Matteo Berrettini, il messaggio in codice ha un significato assolutamente inequivocabile: chi ha orecchie per intendere, intenda.
C’è chi guarda il bicchiere e lo vede mezzo vuoto e poi c’è chi, invece, preferisce concentrarsi sul fatto che sia pieno per metà, piuttosto che pensare al fatto che non è colmo fino all’orlo. E Matteo Berrettini, per fortuna, fa parte di questa seconda categoria di persone, sebbene abbia in passato ammesso che, in alcuni momenti della sua carriera, il pessimismo l’abbia fatto da padrone.
Non c’erano motivi per non essere ottimisti, almeno fino a qualche ora fa, prima dell’ennesimo infortunio della sua carriera, in questa fase della sua vita. Non è ancora tornato agli antichi fasti, ma prima che a Tokyo lamentasse il dolore agli addominali sembrava essere comunque sulla buona strada. Lo dimostra il fatto che, pure a mezzo servizio, in questo 2024 si sia regalato ben tre titoli, segno inconfutabile della sua volontà e determinazione. Ma non è finita qui. Se il fisico glielo permetterà cercherà di fare altrettanto bene anche nella parte conclusiva della stagione e, si spera, anche dopo che sarà calato il sipario sul Tour Atp.
Già, perché all’orizzonte c’è un appuntamento che il romano non vorrebbe assolutamente perdersi, benché resti inteso che ora come ora sia tutto in discussione. Ci riferiamo, ma qualcuno lo avrà probabilmente già intuito, alla Coppa Davis. Matteo è stato uno dei protagonisti indiscussi della fase a gironi: ha vinto 3 match su 3 ed è stato, semplicemente, impeccabile. Ecco perché i suoi sostenitori hanno preso male l’idea di Filippo Volandri di “escluderlo” dalle pre-convocazioni in vista di Malaga. Fermo restando che il capitano ha già chiarito che la formazione snocciolata nei giorni scorsi è del tutto provvisoria.
Appare difficile che Volandri possa realmente decidere di lasciarlo a casa in occasione delle Finals, consapevole com’è del fatto che Matteo sia un uomo squadra formidabile e che il suo contributo, tanto in campo quanto moralmente, è imprescindibile.
Tuttavia, anche Berrettini, a suo modo, si è unito al coro di persone che stanno “supplicando” il capitano, in questi giorni, di convocare il romano. Non lo ha fatto apertamente, ci mancherebbe, ma le dichiarazioni di qualche giorno fa sono inequivocabili e vanno in quella direzione: “Spero di poter far parte di nuovo della squadra – queste le sue parole – perché giocare in Davis è sempre un onore. Non sarà facile, abbiamo una squadra forte. Mi sono divertito molto quando sono stato convocato, giocando e vincendo, e spero di poterlo fare di nuovo“.
Un messaggio non troppo velato a Volandri, cui comunque spetterà l’ultima parola. E che sarà perfettamente in grado, quello è poco ma sicuro, di operare le scelte migliori nell’interesse della Nazionale azzurra e del bis che – si spera – si profila all’orizzonte.
Questo contenuto è stato modificato 27 Settembre 2024 16:15
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