Jannik Sinner ne è follemente innamorato e lo sapevamo, ma questa dichiarazione d’amore è quanto di più inaspettato potessimo immaginare.
Non ci stupisce affatto che corra a casa non appena c’è un “buco” nel calendario Atp o, comunque, nella sua programmazione. Non c’è posto al mondo che lo ritempri e ricarichi tanto quanto le sue montagne, quelle splendide vette tra le quali è nato e cresciuto. Quella Sesto Pusteria di cui si è innamorato la prima volta che ha aperto gli occhi e scrutato il mondo che lo circondava.
Sono luoghi talmente affascinanti quanto unici, del resto, quelli che appartengono a Jannik Sinner. Parla della sua terra come di un paradiso e ne ha ben donde, il campione azzurro. Il suo orgoglio lo comprendiamo bene ed è più che legittimo, oltretutto. L’Alto Adige è una regione di cui andare orgogliosi, altroché, non fosse altro per i paesaggi incontaminati e le tradizioni, ben radicate, che fanno brillare gli occhi, ogni volta, ai visitatori che si recano da queste parti per scoprire un angolo d’Italia che ha tanto da “dire”.
Ecco perché gli brillano gli occhi, quando parla di “lei”, della sua terra. Quando capita, usa sempre le parole più belle, il tono di voce più dolce, per narrare le sue meraviglie e per raccontare ai tifosi cosa ci sia di bello nel luogo che gli ha dato i natali. Cosa che ha fatto anche qualche ora fa, ancora una volta nella maniera più poetica possibile.
Sinner, come noto, sarà ambassador del Team 26, il programma per il reclutamento dei volontari di Milano-Cortina 2026. Ruolo di cui sembra andar fiero, non fosse altro per il legame, mai sottaciuto, con gli sport invernali e con le montagne.
Durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento, alla quale ha partecipato, si è ritagliato una manciata di secondi per uno spot con i controfiocchi. Gratuito, sì, ma decisamente più potente di qualunque altra costosissima pubblicità si potesse decidere di girare in Trentino.
“Sono cresciuto in una delle parti più belle d’Italia, forse del mondo – queste le sue parole – per le montagne che abbiamo soprattutto in inverno: c’era spesso tanta neve e sciare per me e per i miei amici era una cosa molto normale come camminare: mi hanno dato tanto lo sci e lo sport in generale, mi sono serviti a capire che persona sono, poi alla fine ho scelto il tennis, ma le nostre montagne sono una meraviglia solo a guardarle e ospitare i Giochi olimpici è per noi un grandissimo onore”.
Questo contenuto è stato modificato 20 Settembre 2024 16:39
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