Sinner, parole al vento: non c’è niente da fare

Jannik Sinner, le parole se le porta via il vento e questo non fa altro che dimostrarlo: senza prove è tutto inutile.

C’era da aspettarselo. Era scontato che se ne sarebbe ricominciato a parlare non appena se ne fosse presentata l’occasione. E l’occasione si è presentata proprio quando, nelle scorse ore, una certa notizia ha fatto il giro del mondo. In tempi diversi sarebbe rimasta confinata nel perimetro del Bel Paese, ma in questo caso non è stato assolutamente possibile.

Tennista italiano squalifica doping Clostebol
Non c’è pace per Jannik Sinner (LaPresse) – Ilveggente.it

Le polemiche sono iniziate nel momento in cui è stato reso noto che il numero 760 del ranking Atp, l’italiano Stefano Battaglino, non potrà giocare fino al prossimo 31 gennaio 2027. La sentenza dell’Itia, lo stesso tribunale indipendente che ha giudicato il caso Sinner, è stata confermata dal Tas, il tribunale arbitrale dello sport, motivo per il quale il tennista dovrà rimanere fuori dalle gare ufficiali per 4 anni.

La squalifica deriva dal fatto che, nel 2022, è risultato positivo al Clostebol, lo steroide anabolizzante sintetico di cui è stata trovata una traccia infinitesimale, a cavallo tra i Masters 1000 di Indian Wells e di Miami, anche nelle urine del numero 1 del mondo. E il caso di Battaglino ricorda, per sommi capi, la sfortunata vicenda che è costata a Sinner sia un grande danno d’immagine, che la decimazione del suo team. A causa di quella vicenda, infatti, Umberto Ferrara e Giacomo Naldi hanno perso il loro posto nello staff del re del ranking Atp.

Battaglino come Sinner, ma non del tutto: ecco perché

Dopo essere risultato positivo al Clostebol, durante un torneo che si stava disputando in Marocco, Battaglino ha subito presentato ricorso e chiesto una riduzione della squalifica. Ha fatto di tutto per provare che lo steroide era stato assunto in maniera involontaria e che non c’era stata, da parte sua, alcuna volontà di doparsi.

Stefano Battaglino Clostebol Sinner
Stefano Battaglino è stato squalificato per 4 anni (Instagram) – Ilveggente.it

Sosteneva che gli fosse accaduta la stessa cosa che, guarda caso, due anni dopo è successa a Sinner. Anche Stefano, secondo la versione da lui raccontata, sarebbe stato massaggiato senza guanti dal suo fisioterapista con una lozione contenente il Clostebol. A differenza di Jannik, però, Battaglino non è riuscito a dimostrare la sua innocenza. Il membro del suo staff si è rifiutato di testimoniare, ma c’è di più: il fatto che lo steroide in questione non venga venduto in Marocco ha convinto l’Itia del fatto che fosse molto strano che il tennista fosse venuto in contatto con quella sostanza.

Non ha provato in nessun modo, quindi, che l’assunzione del farmaco sia stata accidentale. E senza prove, ahinoi, le sue sono state solo parole al vento. A differenza di Sinner, che ha invece fornito diverse prove a supporto di questa tesi. Ed ecco spiegato, in soldoni, perché per due vicende tanto simili siano stati assunti dei provvedimenti così diversi. Checché ne dicano i detrattori, che dopo la diffusione della notizia sono tornati a parlare di due pesi e due misure e del fatto che l’azzurro sia stato in qualche modo favorito perché numero 1 del mondo.

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