Il gesto di Matteo Berrettini non è passato inosservato: lo hanno beccato in flagrante, inutile che provi a nasconderlo.
Fratelli d’Italia, Fratelli di Davis. Fratelli d’azzurro e di sogni di gloria. Jannik Sinner e Matteo Berrettini sono questo e molto altro ancora e l’appuntamento di Bologna, in questo senso, ha solo confermato ciò che avevamo già in parte compreso negli ultimi mesi. Ovvero che tra i due tennisti c’è, oramai, un legame che va ben oltre il semplice fatto di condividere la passione per lo stesso sport.
Le riprese, durante la fase a gironi della Coppa Davis, lo hanno semplicemente confermato. Fra il romano e l’altoatesino c’è una sinergia straordinaria, un’intesa che, fino a qualche tempo fa, non credevamo assolutamente possibile. Non fino a quando si è pensato, per lo meno, che i due campionissimi del Bel Paese fossero avversari per principio, rivali in senso assoluto.
Con il tempo abbiamo scoperto, invece, che Jannik e Matteo ci sono sempre stati l’uno per l’altro. Berrettini è stato fondamentale per la crescita di Sinner e l’attuale numero 1 del mondo è stato importantissimo, dal canto suo, nel momento in cui il romano ha toccato il fondo. È anche merito del campione degli Us Open, infatti, se abbiamo assistito al ritorno in campo dell’ex numero 6 del ranking Atp. Non c’è da stupirsi, dunque, che sembrino così incredibilmente affiatati.
Sfacciatissimo Berrettini: ha fatto come Sinner
Gli abbracci e gli sfottò che si sono scambiati a Bologna nei giorni scorsi, dove Jannik si è recato in qualità di semplice spettatore e supporter dell’Italtennis, ne sono la conferma. Ma un altro dettaglio ancora ci ha persuasi dell’unicità del rapporto che lega i due tennisti più amati dello Stivale.
Matteo Berrettini did the Jannik Sinner celebration at the Davis Cup 😂🥶
— The Tennis Letter (@TheTennisLetter) September 15, 2024
All’atto finale della fase a gironi della Coppa Davis, Berrettini ha battuto in rimonta, come ben sapranno gli appassionati, Botic Van de Zandschulp. E non è passato inosservato, non fosse altro perché le telecamere hanno volutamente indugiato su di esso, il gesto di Matteo a fine partita.
Il romano ha chiaramente “imitato” il suo amico di San Candido, concedendosi la stessa identica esultanza che è diventata d’uopo, ormai da tempo, per il numero 1 del mondo. Si è fermato, immobilizzato per qualche secondo, proprio come fa il nostro Sinner, per poi gioire e godersi, finalmente, il meritatissimo successo. Un attestato di stima che nessuno, forse neppure lo stesso Jannik, si sarebbe mai aspettato. Perché l’imitazione, si sa, è la più sincera forma di adulazione.