Vlahovic subito ko: il serbo, dopo la doppietta contro il Verona ha steccato contro Roma ed Empoli. E rispunta Massimiliano Allegri
Un paio di occasioni e un gol annullato alla prima partita; doppietta contro il Verona alla seconda; anonimo contro la Roma, un’occasione fallita nella gara contro l’Empoli. L’inizio di Dusan Vlahovic, il giocatore più pagato della Serie A, non è di certo da ricordare. Ma nemmeno da buttare, se la vogliamo dire tutta: certo, contro i toscani da uno come lui ci si aspettava qualcosa in più, soprattutto ci si aspettava un gol in quella occasione che gli è capitata sul mancino.
Niente da fare. Ed è nuovamente entrato nel mirino della critica. Sì, perché uno che prende 12milioni all’anno, secondo molti, deve essere sempre decisivo. Vlahovic, invece, alterna delle ottime prestazioni a situazioni diverse. E questo è pericoloso, soprattutto perché la Juve, adesso, vuole rinnovare quel contratto spalmando l’ingaggio. Senza gol allora il serbo non ha nemmeno il coltello dalla parte del manico per presentarsi con quei numeri che sappiamo fanno la differenza.
Vlahovic ko: nemmeno l’alibi Allegri
Fino allo scorso anno Vlahovic aveva anche l'”alibi” Massimiliano Allegri. Lo stile di gioco difensivista del livornese non gli dava la possibilità, secondo i difensori di Dusan, di esprimersi al meglio. Ora, è anche vero che è sicuramente presto per fare paragoni, ma Fabio Ravezzani, giornalista di Tele Lombardia, la pensa in maniera diversa.
“Credo che il più grande equivoco della Juve resti Vlahovic. Per oltre 2 anni ha avuto l’alibi Allegri. Ora deve dimostrare di essere un fuoriclasse. E non ci riesce. O meglio, resta un ottimo centravanti, ma non è il crack che tutti immaginavano (anche io). Non fa la differenza”. Una sentenza vera e propria subito all’inizio della stagione. Anche se nel pensiero di Ravezzani sono sicuramente da tenere a mente anche le altre annate in bianconero di Vlahovic. Situazione delicata, quindi, con un contratto da rinnovare e da firmare. Chissà come andrà a finire e chissà se Vlahovic riuscirà a mettere a tacere tutte le male lingue.