Jannik Sinner l’ha mollata all’improvviso, non aveva più bisogno di lei: è stato difficile, ma era una decisione inevitabile.
Qualcun altro sarebbe corso in aeroporto e avrebbe preso il primo volo per i Caraibi, o magari per le Maldive. Jannik Sinner non aveva bisogno di spiagge incontaminate e acque cristalline, invece. Dopo aver vinto gli Us Open, al culmine di una cavalcata assolutamente incredibile, voleva una cosa soltanto: tornare a casa.
Lo ha fatto non appena ne ha avuto la possibilità, una volta lasciatosi alle spalle gli impegni derivanti dal suo status di campione del Flushing Meadows. A quel punto è corso tra i monti, in Alto Adige, a Sesto Pusteria. Lì si è ricongiunto con la sua famiglia e ha avuto la possibilità di far visita a quella zia, purtroppo malata, alla quale qualche giorno prima aveva dedicato la vittoria a New York, arrivata dopo aver liquidato in 3 set appena il padrone di casa, lo statunitense Taylor Fritz.
Si è ricaricato, insomma, in vista dei prossimi appuntamenti del Tour e del rush finale di una stagione di cui, quello è poco ma sicuro, è stato protagonista assoluto. Indiscusso. Perché non c’è nulla al mondo che faccia bene a Jannik quanto i luoghi in cui è nato e cresciuto. L’unico posto sulla faccia della terra in cui, così almeno pare, si concede un vizio degno di questo nome.
Alla Gazzetta dello Sport ha raccontato che Sesto Pusteria è il solo luogo in cui, fosse anche solo una volta ogni tanto, può veramente staccare la spina e concedersi un po’ di sano e meritatissimo relax.
Si concede qualche passeggiata nel bosco con gli amici, scia quando è possibile, trascorre del tempo in compagnia della sua famiglia. C’è una sola cosa che molla non appena arriva in Alto Adige. Non vuole proprio vederla, non vuole sentirla, niente di niente. E no, non è una persona, ma un oggetto: la sveglia. Ecco, tra i monti Sinner non punta mai la sveglia: si alza dal letto solo quando il suo corpo è pronto. Dormire senza pensieri è, appunto, il solo vizio di questo campione dal talento e dal temperamento semplicemente ammirevoli.
Il piccolo break è ormai giunto al termine e speriamo solo, a questo punto, che Jannik si sia riposato il più possibile. Potrà così tornare in campo carico, pronto a macinare qualche altro punto e a staccare ulteriormente i suoi avversari. Consolidando il suo status di numero 1 al mondo e continuando a collezionare titoli.
Questo contenuto è stato modificato 14 Settembre 2024 11:47
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