Fabio Fognini si è lasciato andare ad una dolorosissima confessione: non riesce proprio a farsene una ragione.
Jannik Sinner e Matteo Berrettini sono, senza ombra di dubbio, gli eroi indiscussi della nuova generazione. Loro è il merito di aver fatto brillare il tennis azzurro e di avere fatto avvicinare a questo splendido sport anche quanti, prima del loro avvento, non seguivano con troppa costanza gli appuntamenti del Tour.
Non bisogna dimenticare, però, che qualcuno ha spianato loro la strada e reso le cose più facili. Quel qualcuno è Fabio Fognini, il tennista di Arma di Taggia che tante gioie ha regalato al pubblico italiano ancor prima che il romano e l’altoatesino facessero il loro ingresso ufficiale nel circuito maggiore. Suo è il merito di aver riacceso, anche solo in parte, l’interesse del pubblico nei confronti del tennis, grazie ad un talento che gli ha fruttato, nel corso della sua carriera, un bel po’ di soddisfazioni.
In svariate occasioni si è temuto che fosse giunto il momento, per il sanremese, di appendere la racchetta al chiodo. E invece, proprio come fanno i grandi campioni, ogni volta s’è rialzato, tanto è forte l’amore nei confronti dello sport che gli ha permesso, una decina di anni fa, di conoscere la donna che ora è sua moglie, ovvero sua maestà Flavia Pennetta. Eppure, al netto dei suoi tanti successi, c’è qualcosa per cui, ancora oggi, il vincitore dell’edizione 2019 del Masters 1000 di Montecarlo continua a soffrire.
Fognini, ogni volta è sempre peggio
A certe cose, del resto, non ci si abitua mai. Neanche se si è nel Tour da tanti anni, neppure se ci si è ormai fatti le ossa in questo senso.
“Per me il periodo peggiore è quello tra dicembre e gennaio, quando sono vicino a ricominciare i tornei. Dopo una lunga pausa, le uscite con gli amici, le cene fuori, devo tornare a viaggiare. Mi ammalo sempre quando sto per ripartire. Qualche linea di febbre o un po’ di raffreddore. Mi dico che passerà. È la stessa cosa da dieci anni. Succede perché dopo aver avuto l’occasione di stare a casa, con la mia famiglia e i miei amici, mi sento come se facessi parte di un’altra vita“, ha confessato il tennista in una recente intervista.
“Mi ricordo quando il mio primo figlio aveva otto mesi e Flavia ed io eravamo a Miami per la off-season. È stato un periodo fantastico. Quando stavo per imbarcarmi per l’Australia ho cominciato a piangere come un bambino. Non riuscivo a lasciarli”, ha ammesso ancora Fognini, mettendosi a nudo e raccontando le sue emozioni come mai aveva fatto prima d’ora.