Inter e Milan spalle al muro, sono giorni intensi per i due club meneghini sia dentro che fuori dal campo. Ed arriva la “benedizione” del giornalista.
Sta per andare in archivio il primo weekend di campionato post-sosta per le nazionali, con la Serie A che entra man mano nel vivo. Troppo presto per fare dei bilanci, ma le prime tre giornate qualche importante indicazione l’hanno data eccome. Le due milanesi, ad esempio, stanno vivendo dei momenti diametralmente opposti. L’Inter campione d’Italia in carica ha già accumulato un piccolo vantaggio nei confronti del Milan, che è subito costretto ad inseguire gli odiatissimi rivali cittadini.
Una partenza choc quella dei rossoneri di Paulo Fonseca. Dopo i primi tre turni il Diavolo aveva collezionato 2 punti, frutto dei pareggi con Torino e Lazio. In mezzo ai 2-2 con granata e biancocelesti, tuttavia, c’era stata l’amara sconfitta di Parma contro la formazione allenata da Fabio Pecchia, appena promossa dalla Serie B.
Il Milan è riuscito in parte a riscattare l’avvio deludente grazie al roboante 4-0 rifilato sabato scorso al Venezia, un’altra neopromossa. Contro i lagunari hanno brillato gli uomini-chiave della squadra guidata dal tecnico portoghese (Leao e Theo Hernandez, finiti nell’occhio del ciclone contro la Lazio per via del cooling break “solitario”) ed è arrivato anche il primo clean sheet stagionale. Importantissimo, infatti, non aver preso gol, dal momento che la difesa non aveva mai incassato meno di due reti nelle tre gare precedenti.
I due club meneghini, ad ogni modo, negli ultimi giorni hanno fatto parlare di sé anche per la vicenda stadio. La volontà di entrambe sarebbe quella di abbandonare nel giro di pochi anni lo storico “Meazza“, costruendone uno nuovo di zecca sempre in zona San Siro, accanto all’impianto che li ospita attualmente.
Lo ha annunciato venerdì scorso lo stesso sindaco di Milano Beppe Sala, che ha incontrato i rappresentanti di Milan e Inter (l’amministratore delegato nerazzurro Alessandro Antonello e quello rossonero Giorgio Furlani) a Palazzo Marino. “Dopo lunghe analisi – ha detto il primo cittadino in un’intervista al Corriere della Sera – le due società sono arrivate alla conclusione che lo stadio Meazza non è ristrutturabile, o perlomeno a costi accessibili. E che quindi non considerano l’ipotesi San Siro come si era pensato negli ultimi mesi, fattibile. La loro proposta è di tornare sull’idea di un nuovo stadio nell’area di San Siro”. Decisione supportata anche dal giornalista Fabio Ravezzani. “San Siro non può andare avanti con piccoli restauri – ha scritto sul suo profilo X – È uno stadio vecchio, sempre più a rischio. Qualche cretino pensa che possa diventare il Colosseo di Milano? La soluzione è abbatterlo e costruirne uno vicino. Altrimenti sarà un disastro nel giro di pochi anni”.
Questo contenuto è stato modificato 15 Settembre 2024 11:44
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