Jannik Sinner, sembrava che l’ipotesi si fosse ormai arenata, ma non è così: il campione ha preferito andare sul sicuro.
L’indiscrezione era già circolata qualche settimana fa, poco dopo l’addio di Jannik Sinner a Giacomo Naldi e Umberto Ferrara. Sembrava già quasi fatta, fino a che una fotografia circolata sui social non aveva infranto i sogni di gloria di quanti speravano che l’azzurro avesse già trovato una valida alternativa.
Rimasto orfano del suo preparatore atletico, allontanato dal team insieme al fisioterapista per via della vicenda legata alla positività al Clostebol, il nativo di San Candido è dovuto ben presto correre ai ripari. Ed è stato reso noto fin da subito che nelle sue mire ci fosse Marco Panichi, che per anni ha lavorato non con un tennista qualsiasi, ma con un numero 1 d’eccezione, vale a dire Novak Djokovic. A lungo si è occupato dei muscoli e della preparazione del campione serbo, ragion per cui il suo curriculum vitae già parlava per lui.
Di indizi che confermavano l’ipotesi del loro avvicinamento ce n’erano a bizzeffe, ma, ad un certo punto, era giunta notizia che Panichi si fosse unito al team del 19enne Juncheng Shang. Pare che così non sia, invece, tanto è vero che, da qualche ora a questa parte, è già praticamente ufficiale: il preparatore atletico è in procinto di sbarcare nello staff di Sinner.
Sinner, in Cina per ricominciare: ci sarà anche lui
Manca solo l’annuncio da parte dei diretti interessati, praticamente, ma si tratterà di una mera formalità. I due, riferisce la Gazzetta dello Sport, avrebbero già suggellato il loro accordo.
Alla luce di ciò, scrive ancora il quotidiano sportivo, Panichi seguirà il numero 1 al mondo nella trasferta in Cina. Saranno prima a Pechino, dove Sinner difende il titolo, e poi a Shangai, ragion per cui la loro avventura insieme inizierà all’altro capo del mondo. La soluzione ottimale, insomma, per Jannik, che scottato da quanto accaduto era in cerca di un professionista del quale fidarsi ciecamente.
Panichi, del resto, non ha bisogno di presentazioni. Romano, ex campione nel salto in lungo, ha conseguito una laurea in Sport Coaching e Psicologia nello Sport alla Nova Southeastern University di Fort Lauderdale, in Florida. Ha lavorato come consulente per diverse Accademie internazionali e di campioni, è questa la cosa più importante, se ne intende. Un sodalizio che promette bene e che, almeno speriamo, possa permettere all’azzurro di tornare a dormire sonni tranquilli. Con la certezza di avere alle spalle un team di spessore.