Carlos Alcaraz ha rilasciato una dichiarazione del tutto inaspettata che c’entra con Jannik Sinner: ha deciso, farà in questo modo.
Nello scorso mese di dicembre, Jannik Sinner è stato insignito di un titolo piuttosto importante. Non di re di questa o di quella città, ma di amico della Formula 1. Lui, che ama i motori in maniera viscerale, si è impegnato, da quel momento in poi, a promuovere e diffondere il fascino dell’automobilismo con tutti i mezzi possibili.
Lo fa ogni volta che c’è un Gran Premio, indipendentemente da questo status, perché poche cose gli piacciono quanto veder duellare due piloti in prossimità del traguardo. Forse perché gli ricorda l’ebbrezza dei match point, la corsa al break decisivo e alla vittoria. Sta di fatto che questo non è il solo modo in cui si è legato al Circus.
Non tutti sanno che, in tempi non sospetti, quando l’attuale numero 1 del mondo era ancora allievo dell’accademia di Riccardo Piatti, ha iniziato un’interessantissima collaborazione. Quella, cioè, con Formula Medicine del medico dello sport Riccardo Ceccarelli. Una sorta di programma di consulenza-collaborazione psicologica, scientifica e mentale che si basa sull’assunto secondo il quale nello sport cervello e muscoli contino in egual misura. E che, di conseguenza, curare la mente è un passaggio imprescindibile nella carriera di un campione che aspira all’eternità come lui.
Anche Alcaraz strizza l’occhio alla Formula 1: da questo momento lo farà
Non è il solo tennista, ad ogni modo, a lasciarsi ispirare dalla Formula 1 e da quel magico mondo fatto di brivido, adrenalina e tenuta mentale.
Anche Carlos Alcaraz, sulla scia di Jannik Sinner, sembra attingere ad esso, quando ha bisogno di carica e di energie. E qualche settimana fa, a tal proposito, si è recato a Monza per assistere al Gp. “Volevo andare in Formula Uno da molto tempo – ha detto – ma il programma di tennis non ci permette di andare a un sacco di eventi. Dopo lo US Open è stato un momento difficile per me, avevo bisogno di resettare la testa”.
“Il modo in cui i piloti sono focalizzati su ogni passo del riscaldamento e su tutto è pazzesco. Ho pensato di fare lo stesso quando mi avvicino alla partita”, ha poi aggiunto, ammettendo di volersi ispirare ai campioni della Formula 1 e di trarre qualche prezioso insegnamento dal loro modo di fare e di vivere lo sport.