Berrettini si fa in 3: memoria di ferro

Matteo Berrettini ricorda tutto alla perfezione, è anche meglio di un computer: la dichiarazione inaspettata sorprende i tifosi.

Con Jannik Sinner e Lorenzo Musetti fuori dai giochi, va da sé che spetti a lui fare gli onori di casa e vestire i panni del trascinatore. Lo sarebbe stato anche in presenza dei due colleghi, a dirla tutta, ma così lo è in maniera ufficiale, oltre che ufficiosa. Perché sarà Matteo Berrettini, in quel di Bologna, il leader della Nazionale azzurra.

Intervista Berrettini Coppa Davis
Anche Matteo Berrettini ha ricevuto la convocazione in Coppa Davis (Instagram) – Ilveggente.it

La fase a gironi è iniziata ieri, ma l’Italia scenderà in campo oggi e sono tutti curiosi di scoprire se le scelte del capitano Filippo Volandri riusciranno a compensare, effettivamente, l’assenza del numero 1 e del numero 2 del Bel Paese. Quel che è certo è che il romano, dal canto suo, ce la metterà tutta. “Sente” la maglia azzurra in modo molto intenso e questo ci fa ben sperare circa il modo in cui si concluderà l’avventura ai piedi della Torre degli Asinelli.

Anche perché, parole sue, dovrebbe essere già riuscito a lasciarsi alle spalle gli acciacchi che hanno compromesso la parentesi newyorkese. Matteo, come si ricorderà, è stato messo alla porta al secondo turno da Taylor Fritz, lo stesso avversario che ha tentato – invano – di impedire che Sinner mettesse le mani sullo scettro in palio a New York. Berrettini non era al top, ma aveva giocato ugualmente, confermando così di avere una tenacia e una grinta fuori dal comune.

Berrettini leader, che lo spettacolo abbia inizio

Gli strascichi della flebite, dicevamo, sono scomparsi. “Io per fortuna sto bene, ho recuperato da tutti gli acciacchi americani – ha detto l’azzurro a Daniele Battaglia, nell’ambito del podcast Contro corrente – e quindi sono felice”.

Berrettini Coppa Davis quando gioca
Il battaglione azzurro che scenderà in campo a Bologna (Instagram) – Ilveggente.it

Si è detto pronto, oltre che fiducioso, ma anche certo del potenziale che ha la squadra di cui si onora di far parte. E quando gli è stato chiesto di descriversi, si è fatto in 3, nel senso che tanti sono gli aggettivi che ha scelto ed usato per parlare di sé. “Sensibile, accorto e con una memoria da computer”, queste le parole di Berrettini, che tra una cosa e l’altra ha anche sottolineato quanto lo abbia reso orgoglioso il fatto di aver meritato la convocazione in Coppa Davis.

Quanto alla fase a gironi, si è espresso in questi termini: “Sappiamo bene che la Davis è complessa, soprattutto in questo formato. Con le condizioni indoor non si può mai sapere, dobbiamo stare attenti a tutte le nazionali, non sarà un’impresa facile batterle. Il nostro primo obiettivo, infatti, deve essere quello di qualificarsi per la fase finale di novembre e sappiamo qual è il nostro potenziale: puntiamo ad arrivare in fondo”. E noi con loro.

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