Per Djokovic è tutto finito: adesso tutti pensano al ritiro del tennista serbo, il più vincente della storia di questo sport. Ecco l’annuncio della collega
Sinner e Alcarez si sono presi i 4 Slam di quest’anno. Due lo spagnolo, due l’azzurro, che ha vinto l’altro ieri quello americano confermando, se mai ce ne fosse ancora bisogno, di essere il numero uno al mondo. Una vittoria schiacciante contro Fritz, mai in discussione, che segna anche la fine di un’era.
Ormai è quasi del tutto finita per Djokovic e Nadal. Soprattutto il primo ha dimostrato in qualche occasione quest’anno di essere sì ancora uno dei più forti, ma di non poter avere, ovviamente, quella forza che serve per rimanere a certi livelli. Ha vinto le Olimpiadi, vero, che era l’ultimo trofeo che mancava nella sua bacheca. Ma poi negli altri tornei anche per via di molti infortuni ha faticato e pure parecchio. Insomma, una situazione che indica una sola direzione: il tempo sta quasi per scadere.
Per Djokovic è tutto finito, il commento della Navratilova
Condizioni fisiche non ottimali. Ma voglia ancora di giocare. Però tutti arrivano a quel punto nel quale il fisico non risponde, e sembra essere arrivato anche il momento di Djokovic. Almeno questo è il pensiero di Martina Navratilova, ex leggenda del tennis femminile che da molti è anche considerata la migliore di tutti i tempi. Le sue parole lasciano davvero poco spazio ai commenti.
“Ha ottenuto quello che voleva davvero, cioè la medaglia d’oro olimpica, ma vuole ancora il 25° Slam per averne uno in più di Margaret Court. L’età però lo raggiungerà, o forse lo ha già fatto, perché nell’ultimo match non era proprio in sé. Se fossi al posto suo appenderei la racchetta al chiodo. Tutto dipende da quanto il fuoco dentro di lui sia ancora acceso. Se è ancora acceso, non direi mai “non dovresti giocare”, perché non macchierà mai la sua eredità, è incredibilmente bravo. Se vince gli Australian Open, poi vorrà giocare il Roland Garros e Wimbledon, no? Non si fermerà così. Sta a lui decidere. In ogni caso, non si può criticare perché ha avuto una carriera fantastica. Io probabilmente appenderei la racchetta al chiodo, ma se gli piace ancora giocare, perché fermarsi?”.