Terremoto alla Juve, la risoluzione del contratto con l’addio definitivo è dietro l’angolo. Manca solo la sentenza ufficiale
Il grande ritorno, sognato, voluto, spinto dai tifosi non ha dato i frutti sperati. E arrivati a questo punto solamente un ribaltone clamoroso della sentenza potrebbe riaccendere, semmai, le speranze. Altrimenti c’è una sola soluzione: la risoluzione anticipata del contratto.
Sono ore di attesa in casa Juventus. Sono ore di attesa, soprattutto, per Paul Pogba. Il centrocampista francese, come sappiamo, si è preso 4 anni di squalifica per doping. E nei giorni scorsi – svela la Gazzetta dello Sport – ha presenziato all’udienza che si è tenuta a Losanna. Ha spiegato cosa è successo, ha cercato di far capire che con la questione doping non ha nulla a che fare. E ora come detto si attende solamente la sentenza definitiva.
Juventus-Pogba, ecco gli scenari
Al momento Pogba è legato alla Juventus con un contratto fino al 30 giugno del 2026. Prende il minimo sindacale, intorno ai 2mila euro netti al mese, e non si può allenare dentro la Continassa. Quando era tornato a Torino l’accordo era stato trovato sulla base di 8milioni di euro più altri 2 di bonus. Una somma enorme, di quelle che cambiano decisamente i bilanci dei club.
Adesso lo scenario è solamente uno, anzi due a dire il vero. Se a Pogba venisse tolta la squalifica allora potrebbe tornare immediatamente ad allenarsi e chissà, magari dopo un poco di tempo, viste le qualità tecniche che oggettivamente non possono essere messe in discussione, mettersi a disposizione di Thiago Motta dentro la nuova Juventus; se invece il Tas confermerà la mazzata di 4 anni, allora si andrà verso la risoluzione contrattuale, unica e sola via in questo caso. Attesa, quindi. Anche perché ne va del futuro professionale di un campione indiscusso che ha incantato. E che i tifosi della Juventus speravano di rivedere in un altro modo nella sua seconda avventura a Torino.