Djokovic in ginocchio: così un vero dramma

Djokovic in ginocchio: per ritrovare il serbo in una situazione del genere dobbiamo tornare assai indietro nel tempo. Cosa sta succedendo

Gli anni passano per tutti, purtroppo. Anche per quegli atleti che sono al top mondiale. Ma il fisico ad un certo punto dice basta oppure ti manda segnali che per forza di cose devi assolutamente tenere in considerazione.

Djokovic in ginocchio: così un vero dramma
Djokovic (Lapresse) – Asromalive.it

E in questo 2024, Novak Djokovic, il tennista più vincente della storia, di questi segnali ne ha ricevuti tanti. Ma nonostante questo si è preso anche l’ultimo tassello che gli mancava, quell’Olimpiade che lo ha reso davvero immortale. Ha vinto praticamente tutto quello che era possibile vincere, ha dimostrato di essere il numero uno assoluto. Ma ha pagato sicuramente, agli Us Open, lo sforzo profuso in agosto. “E’ stato uno dei peggiori livelli di tennis a cui abbia mai giocato – ha detto – e il livello del servizio è stato di gran lunga il peggiore in assoluto se giochi su una superficie veloce come questa senza il tuo servizio, con molti doppi falli non puoi vincere, soprattutto contro ragazzi che sono in gran forma come Alexei che ti mette molta pressione sul servizio”. Insomma, anche lui si è reso conto che le cose non andavano.

Djokovic in ginocchio, mai così negli ultimi anni

Ultimo anno quindi senza vittorie nello Slam. E per la seconda volta, dal 2011 non alzerà nessun trofeo del genere. Nonostante la fresca vittoria delle Olimpiadi ha passato un 2024 con moltissime difficoltà. Ed è una cosa che un poco mette “paura”: vuole dire che il tempo della parola fine si avvicina e non vederlo in campo segnerà letteralmente la fine di un’era.

“Ho usato molte energie per vincere l’oro e sono arrivato a New York non sentendomi troppo fresco mentalmente e fisicamente. Ma ovviamente sono gli US Open, volevo darmi l’opportunità e dare il massimo. Non ho avuto problemi fisici, mi sono semplicemente sentito senza forze e questo si è visto nel modo in cui ho giocato. La vita va avanti, ora è il momento di pensare a quello che verrà”, ha concluso.

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