Juventus nei guai: nonostante nelle ultime ore il mercato bianconero si sia sbloccato, c’è un problema che ha praticamente fermato tutto fino al momento
Nelle ultime ore il mercato della Juventus si è sbloccato. Ma arrivare all’ultima settimana di trattative senza sapere se poi i colpi sarebbero andati a segno non è il massimo per un club come quello bianconero. Non solo per la storia della società, ma anche perché c’è un nuovo tecnico che ha sicuramente bisogno di lavorare con tutti gli uomini a disposizione per un poco di giorni prima di riuscire a trovare la quadra giusta.
Insomma, dei problemi ci sono stati e sono sotto gli occhi di tutti nonostante l’accelerata clamorosa del direttore dell’area tecnica Cristiano Giuntoli che, tassello dopo tassello, sta costruendo una squadra che si avvicina un poco all’Inter, che rimane la formazione da battere non solo perché ha lo scudetto sul petto, ma perché nel corso di questa estate ha davvero cambiato pochissimo inserendo in rosa quegli uomini giusti al posto giusto. Ma perché la Juventus ci ha messo così tanto a raggiungere i propri obiettivi? Questa domanda se la sono posta in molti e a cercare di dare una risposta ci ha pensato Graziano Carugo Campi.
Juventus nei guai, ecco quello che è successo
“Il 70% dei problemi di calciomercato della Juventus deriva dall’assenza di sponsor. Con i 50 milioni di Jeep, a Torino ci sarebbero Koopmeiners, Gonzalez, Sancho e Todibo (al posto di Kalulu). Ne sarebbero bastati anche 20″. Insomma, tutto relativo agli introiti che il club non ha avuto quest’anno da parte di quello che è stato un partner storico. La Juve inoltre non ha ancora annunciato quello che sarà il nuovo sponsor che comparirà nelle nuove maglie in questa stagione, quindi anche i tifosi sono in attesa di capire con quale azienda è stato trovato un accordo.
Una spiegazione quindi plausibile quella di Campi: una spiegazione che coincide anche con il pensiero che si sono fatti diversi tifosi nel corso di questi mesi così importanti per rinforzare la squadra di Motta. Però adesso sembra tutto essersi sistemato, in attesa della chiusura con il botto che tutti si aspettano.