Sinner, tutti contro tutti: nuova bomba, giù le mani

Continua la guerra tra quanti sostengono Jannik Sinner e coloro i quali, invece, si dicono scettici relativamente alla sua innocenza.

Non c’è da stupirsi che non si parli d’altro che di lui. Del fatto che, inaspettatamente, sia stato coinvolto in un caso di doping che per poco non ha irrimediabilmente macchiato la sua straordinaria carriera. È una vera fortuna, infatti, che Jannik Sinner sia riuscito a dimostrare con prove e fatti la sua totale innocenza e a fornire tutti gli elementi necessari perché lo si scagionasse da ogni accusa.

Binaghi difende Sinner
Jannik Sinner ancora nel mirino (LaPresse) – Ilveggente.it

La contaminazione da Clostebol è avvenuta in circostanze inusuali, per effetto di una sfortunata concatenazione di eventi. ma è evidente che il numero 1 del mondo non intendesse assumere alcuna sostanza dopante. Non ne ha bisogno, del resto, forte com’è. Eppure, la versione che ha convinto la commissione medica e il tribunale indipendente non ha persuaso proprio chiunque dell’effettiva innocenza del campione azzurro. Alcuni dei suoi colleghi, Nick Kyrgios e Denis Shapovalov su tutti, si sono scagliati contro di lui evidenziando i propri dubbi in merito a quanto accaduto.

Reazioni che i sinneristi hanno mal digerito e che ha fatto sì che scoppiasse, in men che non si dica, una vera e propria “guerra” tra fazioni opposte. Da una parte c’è chi, come l’australiano e il canadese, crede che Sinner sia stato protetto in quanto fenomeno del momento e che le indagini, dunque, siano state falsate. Dall’altra c’è chi, invece, preso atto del comportamento sempre ineccepibile del nativo di San Candido, lo sosterrà con ancor più convinzione nella speranza che questa macchia vada via col tempo.

Giù le mani da Sinner: tuona Binaghi

Tra quanti non hanno mai dubitato della sua innocenza c’è senz’altro Angelo Binaghi, presidente della Fitp, che ha affidato all’agenzia di stampa LaPresse delle dichiarazioni molto dure.

Sinner Binaghi contro Kyrgios e Shapovalov
Il presidente della Fitp Angelo Binaghi è intervenuto in difesa di Jannik Sinner (LaPresse) – Ilveggente.it

Le critiche sono arrivate dai più cretini e i più frustrati, quelli che avevano più mezzi tecnici di Sinner a disposizione per diventare numero uno al mondo e che invece hanno fallito miseramente – ha detto, alludendo chiaramente ai due tennisti che si erano espressi poco prima sull’affaire SInner – Essendo frustrati è normale che facciano dei commenti velenosi, sarebbe stata una cosa ben diversa sentirli da parte di Nadal, Djokovic, Medvedev. Gente di spessore umano differente”.

Quanto a Jannik, si dice certo del fatto che “ne uscirà più forte di prima”. “Il soggetto interessato è al di sopra di ogni sospetto – ha aggiunto – Credo che nessuno avrebbe scommesso una lira su un possibile caso doping di Sinner, avrebbero scommesso di più su una rapina in banca”. Non resta che capire, a questo punto, se qualcun altro si esporrà per difendere l’azzurro o se, invece, questa vicenda morirà alla stessa velocità con cui è nata.

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