Jannik Sinner, purtroppo i guai non vengono mai da soli: caos totale alla vigilia degli Us Open, il tempo stringe.
La giustizia ha già fatto il suo corso ed è evidente, a questo punto, che qualche leggerezza di troppo sia effettivamente stata commessa. In maniera del tutto involontaria, sì, ma questo particolare non ha avuto alcun peso al momento di tirare le somme sul caso di presunto doping più chiacchierato degli ultimi tempi. L’errore c’è stato ed è toccato a Jannik Sinner, purtroppo, pagarne le conseguenze.
Poteva andare decisamente peggio, quello è poco ma sicuro, ma il fatto che l’azzurro sia riuscito a dimostrare la sua innocenza e totale estraneità ai fatti lo ha “salvato” da una decisione che, altrimenti, avrebbe rovinato per sempre la sua carriera. Se l’è cavata con una “macchia”, probabilmente indelebile nonostante non sia stata comminata alcuna squalifica o sospensione nei suoi confronti, e con una sanzione. Gli sono stati decurtati, come noto, 400 punti e 250mila dollari, tutto ciò che aveva vinto, insomma, arrivando in semifinale a Indian Wells nello scorso mese di marzo.
Potrebbe non essere il solo a pagare, in ogni caso. Secondo Il Messaggero, il fisioterapista Giacomo Naldi e il preparatore atletico Umberto Ferrara non faranno più parte del team del numero 1 del mondo. L’esclusione, riferisce ancora il quotidiano, dovrebbe essere ufficializzata a breve, motivo per il quale, alle porte degli Us Open, Sinner si ritroverà a gestire una situazione complicatissima. A rimpiazzare, cioè, due pedine che, nel bene e nel male, hanno avuto un ruolo determinante ai fini della sua ascesa al ranking Atp.
Sinner, era inevitabile: a breve l’ufficialità
Naldi e Ferrara sono stati, infatti, due pilastri assoluti nella preparazione fisica dell’altoatesino. Hanno trascorso ore e ore in campo con lui, hanno gioito e sofferto al suo fianco. E immaginiamo che, al netto dell’errore che possano aver commesso, l’idea di lasciarseli alle spalle addolori, e non poco, il numero 1 del mondo. Senza contare che arrivare “zoppo” al Flushing Meadows non è certo la più rosea delle prospettive.
La catena di leggerezze commesse tra il Masters 1000 di Indian Wells e quello di Miami, però, non può essere ignorata. Per tutto questo lasso di tempo, Naldi ha continuato a trattare Sinner senza guanti, causando la contaminazione da Clostebol, la sostanza contenuta nello spray che Ferrara gli aveva consigliato di usare per curare una ferita al dito. Un provvedimento inevitabile, dunque, se vogliamo, non fosse altro per le conseguenze in cui l’altoatesino, all’oscuro di tutto, è incorso senza avere alcuna colpa.
“Jannik è un ragazzo fantastico – ha detto il suo super coach Darren Cahill a ESPN – forse è addirittura il ragazzo più professionale con cui io abbia mai lavorato. Non avrebbe mai imbrogliato intenzionalmente e alla fine la verità è venuta a galla: non ha avuto colpe o negligenze, e spero che possa superare questa situazione, giocare e migliorare, mettendosi alle spalle questa sfortunata vicenda”. Ed è quello che, in realtà, ci auguriamo un po’ tutti. Esclusi Kyrgios e Shapovalov, forse…