Numeri da capogiro per Jannik Sinner che entra nella storia: il record è vicinissimo, ecco qual è il prossimo obiettivo
Jannik Sinner è impegnato nel Masters 1000 di Cincinnati dopo aver perso anticipatamente contro Andrej Rublev nel torneo di Montreal. Un colpo abbastanza duro, ma la sua condizione fisica non è ancora al top. Il tennista italiano voleva difendere il titolo e non c’è riuscito, ha perso 800 punti in classifica e deve guardarsi indietro. Non da Novak Djokovic, non presente nel tabellone di Cincinnati.
Bensì da Carlos Alcaraz, che ha già lanciato il guanto di sfida: entro la fine dell’anno vuole diventare il numero 1 del ranking ATP. Molto dipenderà dal torneo di Cincinnati, ma soprattutto dagli US Open, l’ultimo Slam della stagione che il tennista spagnolo ha già vinto nel 2022. Sinner vuole portare a casa un risultato importante, anche perché sul cemento ha sempre conquistato grandi risultati.
Non bisogna, però, mettergli pressione. Sinner dev’essere libero di giocare il suo tennis e anche di sbagliare. Anche perché le critiche negli ultimi mesi sono state tante, anche per la rinuncia alle Olimpiadi in seguito a una tonsillite. Ma si sa, quando si è il numero 1 bisogna sempre fare i conti con gli haters.
E’ arrivato lunedì 12 agosto l’aggiornamento per il nuovo record di Sinner in vetta alla classifica del ranking ATP. Sono salite a 10 settimane in cui il tennista italiano è in testa. Ha ufficialmente superato Marat Safin, tennista russo fermo a 9 settimane nel corso della carriera. Aveva già superato John Newcombe e Juan Carlos Ferrero a 8, Thomas Muster, Marcelo Rios e Yevgeny Kafelnikov a 6, poi Carlos Moya a 2 e Patrick Rafter a 1.
Adesso Sinner è 21esimo tra i tennisti con più settimane in testa alla classifica e davanti a sé ha solo giocatori in doppia cifra. Nel mirino ci sono Boris Becker a 12 settimane e Andy Roddick a 13. Il tennista italiano è sicuro di restare in vetta almeno fino all’inizio degli US Open.
Avrà contro soltanto Alcaraz a Cincinnati che può diminuire lo svantaggio, perché Djokovic non è presente – l’anno scorso ha vinto il torneo e trionfato anche gli US Open – e avrà dunque tanti punti da scartare. Il Flushing Meadows potrà, dunque, dire tante su chi ‘comanderà’ la classifica nella parte finale di stagione. L’obiettivo sia per Alcaraz, sia per Sinner, è quello di stare davanti a tutti. L’ultima decisione spetta al campo.
Questo contenuto è stato modificato 15 Agosto 2024 15:16
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