Nessun tocchi Jannik Sinner, il campione al momento è in una botte di ferro: tutto inutile, non ce n’è per nessuno.
Non è ancora il solito Jannik Sinner, ma a sentir lui va già decisamente meglio. Certo è che più tempo trascorrerà in campo, meglio sarà. Perché dopo la tonsillite che lo ha costretto a rinunciare alle Olimpiadi, ma soprattutto dopo una settimana intera trascorsa a letto, ciò di cui più ha bisogno è proprio giocare e mettere nelle gambe quanti più match possibile.
Ma non solo. L’altoatesino ha necessità, ora più che mai, di incamerare punti. Non è riuscito nell’impresa di difendere i 1000 vinti lo scorso anno in Canada, ragion per cui dovrà correre ai ripari in tempi brevi, per non perdere il suo status di numero 1 al mondo. Stasera si contenderà con Jordan Thompson l’accesso ai quarti di finale del Masters 1000 di Cincinnati e capiremo meglio quali siano le prospettive future, ma per il momento una certezza c’è già.
Nel momento in cui scoccherà l’ora degli Us Open, Sinner sarà ancora il numero 1 del mondo. Proprio nella Grande Mela dovrà però iniziare a guardarsi le spalle, perché in quel momento l’ipotesi di un sorpasso non sarà più così remota. Ma vediamo, nel dettaglio, qual è il monte punti attuale dei primi 3 migliori giocatori del mondo, così da capire come potrebbe evolversi, prossimamente, il ranking.
Corsa al vertice, a New York si deciderà tutto
Iniziamo col dire che Jannik ha indubbiamente beneficiato del forfait di Novak Djokovic al Masters 1000 che si sta giocando in queste ore in Ohio. Nole vinse, lo scorso anno, il torneo, motivo per il quale, avendo sventolato bandiera bianca, non ha avuto la possibilità di difendere il lauto bottino messo in tasca 365 giorni fa.
Il 20 agosto, quindi, scarterà quei punti e scenderà a quota 7460, ad almeno 1300 punti di distanza dal nativo di San Candido. Numero che, ovviamente, potrebbe aumentare nel caso in cui l’azzurro dovesse andare avanti a Cincinnati e acquisire maggiore vantaggio rispetto al serbo. Per quanto riguarda Carlos Alcaraz, ci sono buone possibilità che riesca a sorpassare già nelle prossime ore il rivale che gli ha portato via, alle Olimpiadi, la medaglia d’oro. Cosa che accadrà nel caso in cui dovesse centrare i quarti di finale.
Anche in quel caso, comunque, la forbice tra l’iberico e l’italiano sarebbe ancora significativa, per cui Carlitos non potrà ancora andare al di là del secondo posto in classifica. Saranno cruciali, in tal senso, gli Us Open, che potrebbero scombussolare la classifica e gli attuali equilibri.