La MotoGp è pronta a entrare nel vivo, è cominciata la seconda parte di stagione e c’è curiosità per la lotta al titolo.
Il Mondiale di MotoGp ha regalato finora grosse emozioni con il testa a testa che prosegue senza sosta tra il campione del mondo Pecco Bagnaia e l’attuale leader del Mondiale, il giovane Jorge Martin. Un Mondiale con tante sfaccettature, c”è curiosità per vedere il primo anno di Marc Marquez in Ducati e tanti giovani interessanti, in primis il talento Pedro Acosta.
I prossimi Gran Premi serviranno a capire se Martin riuscirà o meno a distanziare gli avversari in classifica e una sua vittoria Mondiale gli regalerebbe una doppia soddisfazione. La Ducati ha preferito Marquez a Martin per la prossima stagione sulla Ducati ufficiale, Martin è stato praticamente costretto ad andare via e l’anno prossimo ripartirà dall’Aprilia. Per lui non sarà semplice con una moto nuova e sulla carta inferiore, per questo il titolo è la sua priorità.
La MotoGp intanto sta cambiando molto, sia per quel che riguarda il mercato piloti sia per i team e nelle ultime ore è arrivata anche un’importante novità. Dal 2025 Simon Crafar sarà il nuovo presentatore della Race Direction in MotoGp e sostituirà il partente Freddie Spencer. Una decisione importante e una svolta riguardante il Motomondiale della prossima stagione.
Svolta in MotoGp, prime reazioni di Bagnaia e Marquez
L’incarico dato a Crafar è molto importante, lui sarà una sorta di giudice e Var della MotoGp, deciderà le penalità durante i Gran Premi e avrà il ruolo di sanzionare chi non rispetterà il regolamento. E’ quasi ovvio che ci saranno persone poco contente dalle sue scelte ma in molti hanno apprezzato la decisione di affidare questo scomodo ruolo a Crafar.
Anche i piloti sono intervenuti sulla vicenda, Marc Marquez e Pecco Bagnaia hanno commentato e ognuno ha dato la sua opinione. Per l’otto volte campione del mondo non ci sono dubbi: “Lui è bravo, ma parliamo di un ruolo come l’arbitro nel calcio dove è praticamente impossibile accontentare tutti”.
Pecco ha confermato chiarendo: “Possiamo avere un buon dialogo con lui, ma quello di Simon è uno dei lavori più difficili del paddock”. Tanti piloti si sono detti felici di questa scelta, ma ora occorre vederlo in pista e vedere come si comporterà nel prendere decisioni fondamentali per il futuro del Mondiale.