Qualcosa ha finito con l’accomunare, nelle scorse ore, Jannik Sinner e Paola Egonu: sono rimasti sbalorditi.
Neanche il tempo di archiviare definitivamente l’edizione 2024 dei Giochi Olimpici che già è scoccata l’ora di preparare il terreno in vista dell’evento che, tra 4 anni, si terrà nella splendida Los Angeles. E dopo lo show di Tom Cruise, un altro evento ha scandito il passaggio di consegne tra Parigi e la città degli angeli.
Nelle scorse ore, al Tennis Club Milano Alberto Bonacossa, è comparso un murales che celebra, appunto, l’inizio del countdown in vista delle prossime Olimpiadi a stelle e strisce. Raffigura due personaggi, uno dei quali è Jannik Sinner in versione Simpson. Indossa una maglia iconica, con su scritto LA 2028, solo che al posto dei cerchi che da sempre simboleggiano la competizione ci sono 5 donuts, le mitiche ciambelle americane amatissime da un certo Homer.
E c’è proprio il capostipite della bizzarra famiglia Simpson dall’altra parte del murales, che si allena con il numero 1 del mondo. Una parodia ben fatta, apprezzatissima, che fa il paio con un altro murales di cui tanto si è discusso nelle ultime ore.
Murales nel mirino: dalla gioia alla delusione
Nella notte compresa tra l’11 e il 12 agosto, davanti alla sede del Coni a Roma, in viale Tiziano, è apparsa a sorpresa un’opera che ha sbalordito tutti quanti. Sia i passanti che quanti, invece, si sono dovuti accontentare di ammirarla solo a distanza, grazie alle numerose fotografie apparse sui vari social network.
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Se il murales precedente celebra il talento di Sinner, questo è stato realizzato in onore di Paola Egonu, che ha appena vinto la medaglia d’oro in quel di Parigi. Porta la firma della street artist Laika e, oltre a rendere omaggio alla campionessa dell’Italvolley, è un inno contro il razzismo. Raffigura l’opposto di Cittadella in “volo” per schiacciare la palla e riporta la seguente scritta: “Stop razzismo, odio, xenofobia, ignoranza”.
“Questa vittoria è uno schiaffo a tutti i cosiddetti ‘patrioti’ che non accettano un’Italia multietnica, fatta di seconde generazioni, che non vuole lo ius soli. Una pallonata in faccia a chi parla di ‘italianità’ riferendosi ai tratti somatici”, ha dichiarato l’artista, rivolgendosi chiaramente al generale Vannacci.
“Nel nostro paese non c’è più spazio per xenofobia, razzismo, odio ed intolleranza. Il razzismo è una piaga sociale che va sconfitta. Farlo anche attraverso lo sport è importantissimo”. Peccato solo che, nel giro di poche ore, il murales sia stato deturpato. Ignoti hanno alterato i colori della pelle e il volto della Egonu con della vernice rosa, un gravissimo atto di razzismo che cozza con il senso e con lo scopo dell’opera stessa.