C’è un dato spaventoso che riguarda Jannik Sinner e lo accomuna a Novak Djokovic: inevitabile sognare con il tennista italiano
L’eliminazione subita da Jannik Sinner al Masters 1000 di Montreal ha lasciato tanta delusione nella mente degli appassionati e degli addetti ai lavori. Tuttavia, la condizione fisica non era delle migliori come si può capire dal primo e dal terzo set giocato contro Andrej Rublev, che ha battuto l’attuale numero 1 del ranking ATP.
Sinner ha come obiettivo principale quello di fare un grande US Open, migliorando il massimo risultato ottenuto nel 2022, ovvero i quarti di finale. La parte di stagione sul cemento dovrà dare soddisfazioni serie al tennista italiano, visto che è la superficie in cui si esprime meglio e vuole difendere la vetta della classifica.
Non sarà semplice, perché Sinner ha perso contro Rublev ai quarti di finale del torneo di Montreal e perso ben 800 punti in classifica. E’ un momento complicato dal punto di vista fisico per il tennista italiano, che dovrà rimettersi in forze al più presto, tornare al massimo della forma, e poi puntare a vincere altri titoli. Certo, le critiche per la mancata partecipazione alle Olimpiadi fanno molto male, soprattutto per chi è riuscito a portare la Coppa Davis in Italia per la prima volta dal ’76.
Sinner eliminato, ma c’è un dato spaventoso: come Djokovic
Pur essendo stato eliminato ai quarti di finale al Masters 1000 di Montreal, per Sinner c’è un dato spaventoso che lo accomuna a Novak Djokovic. Infatti, il tennista italiano è il primo a raggiungere i quarti in ciascuno dei suoi primi 10 eventi ATP della stagione. Non succedeva dai tempi di Djokovic nel 2015, ma Sinner a 22 anni e 538 giorni è il primo a riuscirci addirittura da Ivan Lendl nel 1982.
Sinner si riverserà subito sul torneo di Cincinnati, l’obiettivo è quello di andare il più avanti possibile, magari superando i quarti di finale. Con l’assenza di Djokovic dal torneo, è possibile incontrare Alcaraz soltanto in finale. E’ ciò che si augurano tutti gli appassionati, visto che si tratta dei due migliori talenti del circuito.
Certo, l’uscita ai quarti di Montreal ha dato una bella stangata nel ranking e ora ha poco margine su Alcaraz. Ma il tennis è così, un continuo sali e scendi. La sconfitta è molto più frequente della vittoria, ma l’aspetto positivo è che c’è subito un nuovo match, un nuovo torneo per riprendersi.