Ennesimo capitolo della saga di frecciata tra Valentino Rossi e Marc Marquez: stavolta l’attacco è per la Ducati ufficiale
La storia di antipatia tra Valentino Rossi e Marc Marquez è nota anche a chi non è appassionato di MotoGP. E per la prima volta dal ritiro del Dottore dalle corse, i due avranno un ‘contatto’ in comune: la Ducati.
Già, perché la VR46 Racing sarà il junior team principale della Ducati ufficiale e prenderà, quindi, il posto di Pramac. La rottura è dovuta al fatto che Jorge Martin doveva andare in Ducati e Marquez passare in Pramac dopo un anno con Gresini.
Un piano andato in fumo, perché Marquez ha messo alle strette Gigi Dall’Igna: team ufficiale oppure addio Ducati. E così, Dall’Igna ha accontentato il pilota col numero 93, a discapito di Martin. Proprio questa mossa ha generato tanto caos e polemiche in MotoGP. Soprattutto perché Martin riteneva di meritare – ed è difficile dire il contrario – la chiamata dalla ‘casa madre’.
Una mossa che inevitabilmente ha indotto Martin ad andar via, così come Enea Bastianini che sperava in una riconferma. La scelta è stata aspramente criticata da Valentino Rossi, che non avrebbe ingaggiato Marquez, soffermandosi sul cambio di rotta avuto da Borgo Panigale.
Valentino Rossi, la stoccata alla Ducati per Marquez
Valentino Rossi ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni de ‘L’Equipe’: “Non ho capito bene questa storia, sembrava tutto deciso per l’arrivo di Martin. Bagnaia è pronto in ogni caso, è due volte campione in MotoGP e sta lottando per il terzo titolo consecutivo. La Ducati aveva messo in atto un piano piramidale interessante, permettendo ai giovani piloti di progredire per sognare di entrare nel team ufficiale“.
Un sistema che però non è proseguito visto che la Ducati ha scelto Marquez, prosegue Rossi: “Anche Martin e Bezzecchi ci speravano, ma lui decide di mettere Marc. E’ normale che i giovani piloti, fedeli al marchio da anni, si sentano traditi“. Il Dottore, successivamente, non ha però mancato di sottolineare il merito di Dall’Igna nel rendere la Ducati leader indiscussa della MotoGP, sfruttando le difficoltà delle case giapponesi.
Insomma, il messaggio di Valentino Rossi appare chiarissimo. La Ducati con questa mossa ha tradito sé stessa e i giovani piloti. Chissà che non possa avere ripercussioni in futuro. Quel che è certo è che l’anno prossimo Bagnaia e Marquez si sfideranno per il titolo. E magari potrà inserirsi anche Di Giannantonio della VR46 Racing, che avrà a disposizione una moto ufficiale.