Jannik Sinner, ad un certo punto, non ha potuto fare a meno di farlo: reazione comprensibilissima, era ora che accadesse.
Le medaglie che gli azzurri hanno portato con sé in Patria non hanno cancellato la delusione derivante da una scelta che, evidentemente, ha fatto più male di quanto si pensasse. I tifosi non hanno ancora del tutto digerito il forfait di Jannik Sinner alle Olimpiadi, tanto è vero che se ne parla ancora come se la notizia fosse fresca.
Anche adesso che Lorenzo Musetti ha conquistato il bronzo, anche ora che la mitica coppia composta da Sara Errani e Jasmine Paolini ha regalato ai tifosi italiani la gioia di un oro. La rinuncia dell’altoatesino, tuttavia, continua a fare più rumore dei successi che i suoi compagni di Nazionale hanno collezionato al di là delle Alpi. Lo dimostra il fatto che a Montreal, subito dopo la vittoria al primo turno contro Borna Coric, Sinner sia stato tempestato di domande relative alla sua decisione.
I canadesi hanno chiesto a Jannik, nello specifico, se fosse stufo delle polemiche che la sua assenza ha generato. A quel punto, sebbene in genere sia poco loquace, il numero 1 del mondo si è lasciato andare ad uno sfogo quasi al veleno, che la dice lunga su come le critiche ricevute nelle ultime settimane lo abbiano ferito. Era necessario, non fosse altro per ristabilire un po’ di ordine.
“Credo che soltanto io e il mio team – avrebbe detto, come riporta Ubitennis – sappiamo davvero come mi sono sentito: da fuori è una cosa, da dentro è un’altra. Io soprattutto so come mi sono sentito”.
“Lo avevo detto fin dall’inizio dell’anno che il mio obiettivo più grande erano le Olimpiadi, purtroppo però non ero neanche in grado di alzarmi dal letto. Poi sinceramente di quello che pensa la gente… diciamo che ci dò poca importanza, poco peso. Non sono più sui social, che è una cosa che mi fa molto bene. Poi alcune cose le leggo comunque, è ovvio che quando apri il cellulare ci sono le notifiche e qualcosa lo vedo”.
“Capisco la reazione della gente – così ha chiuso il discorso – sono onesto, però ormai sono qua a Montreal e quello che è successo è successo”. Sembra evidente, dalle sue parole, che ne abbia fin sopra i capelli di tutte queste polemiche, ma anche del modo in cui la sua tonsillite sia stata messa in dubbio. E chissà che un successo a Montreal non possa improvvisamente cancellare, con un colpo di spugna, ciò che ormai dovrebbe essere alle spalle.
Questo contenuto è stato modificato 9 Agosto 2024 09:40
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