Alcaraz furioso per l’oro mancato alle Olimpiadi di Parigi. A fare le spese della sua rabbia sarà Sinner, ecco perché.
Le lacrime sul suo volto dicevano tutto. Hanno rivelato in mondovisione quanto sperasse di vincere e quanto grande sia stata la delusione, soprattutto, nel momento in cui si è reso conto che si sarebbe dovuto “accontentare” di una medaglia d’argento. La pressione, la fatica, l’amarezza: c’era di tutto un po’, nel pianto liberatorio cui si è lasciato andare Carlos Alcaraz al termine della gara contro Novak Djokovic.
Di tempo per vincere un oro ne avrà in abbondanza, l’iberico, ragion per cui adesso avrà certamente messo da parte la tristezza di quel giorno. Del resto, all’orizzonte, c’è uno degli appuntamenti a cui più tiene in assoluto, vale a dire gli Us Open. Lì due anni fa ha vinto il suo primo Slam, entrando a far parte dell’Olimpo dei grandi e dimostrando di essere l’astro nascente del tennis mondiale. Il Flushing Meadows è per lui, quindi, un luogo speciale.
E lo sarà a maggior ragione adesso, desideroso come certamente sarà di rifarsi dopo la delusione di Parigi. Senza dimenticare che sarebbe un vero onore, per lui, vincere anche a New York e portare a quota 3 il numero degli Slam conquistati nell’anno in corso. Si salvi chi può, insomma: dinanzi a cotanta furia cieca, potrebbe non essercene per nessuno, cosa di cui sono convinti, sin da ora, anche gli stessi bookmaker.
Alcaraz stacca Sinner: previsioni nefaste
La stagione sul cemento deve entrare nel vivo e gli equilibri non sono ancora stabiliti, eppure gli analisti sembrano già d’accordo sul fatto che il favorito per la vittoria degli Us Open sia proprio Alcaraz.
Le quote sono, in effetti, assolutamente inequivocabili. Il trionfo dell’iberico nella Grande Mela vale 2,30 volte la posta, quindi è evidente che, secondo gli esperti, sarà lui a vincere a mani basse. I pronostici sorridono anche, però, a Novak Djokovic, in quanto reduce da una straordinaria cavalcata alle Olimpiadi culminata, come noto, nella conquista della medaglia d’oro che desiderava con tutto se stesso. Il suo trionfo negli States è dato a 3,25 e vi starete legittimamente chiedendo, a questo punto, che ne è stato di Jannik Sinner.
Ebbene, i bookmaker non sembrano troppo convinti che l’azzurro possa imporsi al Flushing Meadows così come, nello scorso mese di gennaio, ha fatto in Australia. Il numero accanto al suo nome è lo stesso di quello che campeggia vicino a quello di Nole, ed essendo superiore a quello di Alcaraz significa che, almeno sulla carta, ha meno chance di farcela rispetto al fenomeno di Murcia. Gli analisti ci avranno preso, o i giochi saranno più aperti di quanto non sia possibile prevedere a qualche settimana di distanza dall’inizio dello Slam?