Dramma Leclerc, il pilota monegasco lo ha detto chiaramente. Tutti i pro e i contro della vita di un pilota di Formula Uno. Le sue parole
In questo momento la Formula Uno è ferma per la sosta estiva. Ma ovviamente le notizie ci sono. Anche se di entità minore. Dopo l’ufficialità di Sainz alla Williams, arrivata qualche giorno fa, adesso si pensa a ricaricare le pile per presentarsi al meglio nella seconda parte dell’annata. Ci sono anche dei punti pesantissimi in palio e il Mondiale non è del tutto chiuso, nonostante ci sia un grande favorito, quel Max Verstappen che guida la classifica piloti.
Tutti noi, ad un certo punto della stagione, speravamo ci potessero essere delle possibilità per Leclerc. Dopo la vittoria di Monaco, anche per via delle evidente difficoltà della Red Bull, tutti noi sognavamo una continuità della Ferrari. Così, purtroppo, non è stato, e ci sono pure stati dei malumori. Ora, Leclerc, è in vacanza, e nel corso degli ultimi ha condiviso con Rtbf delle riflessioni sul suo lavoro e sulla grandissima popolarità che lo stesso gli dà. Ci sono dei pro e dei contro, ovviamente. E andiamo a vedere quali sono.
Le parole di Leclerc
“Non posso più andare al ristorante senza essere disturbato. Ci sono così tanti vantaggi che non posso lamentarmi. Viviamo una vita da sogno, sono nella posizione che ho sempre sognato. Guadagnarmi da vivere con il motorsport è qualcosa che desideravo sin da bambino. Sono davvero fortunato. Tuttavia, ci sono momenti in cui vorremmo tornare a essere persone normali, per avere una vita semplice in cui possiamo passeggiare senza essere fermati ogni venti metri”.
Insomma, come sappiamo ci sono dei pro e dei contro e non possiamo sapere quanto sia difficile vivere in questo modo. Certo, poi con tutti i milioni che Leclerc guadagna ogni si può serenamente permettere una vacanza nel posto più sperduto del mondo per trovare un poco di serenità e di pace. Quindi, oggettivamente, anche noi saremmo disposti a sacrificare una cena al ristorante per vivere come lui. C’è di peggio, Charles.