Berrettini di nuovo ko: i numeri non mentono e per l’azzurro che sta cercando di risalire la classifica Atp c’è davvero poco da fare
Matteo Berrettini sta cercando in tutti i modi di mettersi alle spalle i problemi che ha avuto nel corso degli ultimi anni. Dopo Wimbledon, il tennista azzurro, ha passato dei momenti di vera crisi. Ma adesso sta tornando, si sta facendo vedere, ha vinto dei Master 250 ed è rientrato nel circolo che conta.
Dopo essere stato all’ottantesimo posto in classifica mondiale, Matteo soffrendo, lottando e vincendo anche, come solamente lui sa fare, è riuscito a rientrare nei top 50. Ma dietro a diversi italiani, purtroppo per lui ma non per i nostri colori. E l’ultimo smacco gliel’ha dato un altro tennista azzurro appunto.
Berrettini di nuovo ko, c’è Cobolli davanti
Matteo Cobolli in questo momento è davanti a Matteo. Dopo aver abbondantemente superato il suo miglior ranking, l’azzurro sta facendo faville negli ultimi mesi. E potrebbe anche entrare in top 30 nello spazio di pochissimo tempo. Un giocatore, Cobolli, che sta crescendo davvero tantissimo e che adesso sogna di andare il più avanti possibile. Non sarà facile, ma sta dimostrando di avere delle qualità importanti che lo possono ancora proiettare verso qualcosa di importante.
E in tutto questo Berrettini continua a sudare e continua voglioso di tornare ad essere quello della finale nel torneo più importanti di tutti. Nemmeno l’Olimpiade – forse – riesce ad essere unica come Wimbledon. Certo, quanto visto da Djokovic, che ha conquistato l’oro dopo una finale epica contro Alcaraz, mette in evidenza come un successo nel torneo a cinque cerchi possa regalare delle emozioni incredibili che vanno oltre tutto. Ma sappiamo altrettanto bene che questa manifestazione, attesa ogni 4 anni, non dà nessuno punto Atp. Sono delle decisioni, così come ha fatto Sinner, che ogni atleta nel corso della propria carriera deve prendere. Ma comunque, Matteo, tornando al tema che conta di più, dimostra di essere ancora forte e dimostra di voler tornare grandissimo. E superare proprio Cobolli e avvicinare Jannik: si può fare.