Olimpiadi 2024, giustizia è fatta: Filippo Macchi vale l’oro, la scommessa è vinta per chi ha creduto nell’impresa dell’italiano.
La sconfitta di Filippo Macchi nella finale del fioretto maschile è stata una grande delusione soprattutto per come maturata. Alla vigilia di Parigi 2024 l’atleta azzurro avrebbe firmato per una medaglia, ma quando in finale si è sul 14-12 a un solo punto dall’oro, e vieni penalizzato da alcune discutibili decisioni arbitrali, il discorso cambia.
Nell’ambito delle scommesse sportive, Sisal ha deciso di non restare a guardare e con una nota ha fatto quanto meno felici gli scommettitori che avevano puntato sull’oro di Filippo Macchi.
Perdere così la finale contro il campione olimpionico in carica – Cheung Ka Long – è stato davvero doloroso e ingiusto, anche perchè l’atleta azzurro era in vantaggio 14-12 e per due volte ha piazzato la stoccata decisiva. Durante queste Olimpiadi, troppo spesso gli arbitri stanno facendo pendere la bilancia del loro giudizio a sfavore degli atleti italiani non riconoscendone le giuste vittorie. Per Sisal, invece – sottolinea una nota -, Macchi ha meritato l’oro e glielo riconosce, per questo ha deciso di pagare la vittoria dell’Oro a tutti quelli che hanno creduto in questo traguardo.
Con questa iniziativa, Sisal ha deciso di premiare l’abilità di chi ha creduto nella vittoria del titolo olimpionico e quella del nostro Filippo Macchi. Come ha sottolineato Ignazio Di Lauro, Sisal betting director: “Per Sisal è sempre importante ascoltare i propri clienti, soprattutto quando, a gran voce, reclamano un’ingiustizia arbitrale così netta, come quella vissuta da Filippo Macchi. Per questo abbiamo deciso di premiare il suo percorso e tutti gli appassionati che hanno creduto in questo sogno spezzato”.
Lo stesso Filippo Macchi comunque in un post pubblicato sui social ha perdonato gli arbitri: “”Conosco entrambi gli arbitri, non mi viene da puntare il dito contro di loro e colpevolizzarli del mio mancato successo anche perché non porterebbe a nulla se non a crearmi un alibi. Quello che è successo appartiene al passato, ormai è andata, quello che succederà in futuro dipenderà da me! Io sono una persona che ambisce sempre al massimo, che non si accontenta mai e proprio perché non mi accontento mai non sono stato in grado di gioire immediatamente della medaglia ottenuta. Tempo fa una persona a me cara, nonché una grandissima campionessa mi disse: ‘Una medaglia si festeggia sempre!’. Ed effettivamente questa medaglia si merita gioia e felicità e quindi smaltiamo la delusione, che è tanta, e godiamoci ciò che è stato. Ci sarà tempo per tornarci sopra per capire gli errori che ho fatto e cercare di migliorare ancora di più. D’altronde la vita è fatta di ostacoli, a volte si superano, altre volte ci si inciampa e si cade ma la differenza la fa chi ha la forza di rialzarsi. Ora ci aspetta una gara a squadre importantissima e io con i miei compagni, nonché amici, abbiamo tantissima voglia di dare il massimo e superarci”.
Questo contenuto è stato modificato 30 Luglio 2024 21:11
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