Scommesse, prende i soldi, non paga, e scappa. Occhio a questa truffa che ha visto protagonisti già diverse persone
Ha incassato le giocate, non ha pagato le vincite, ad un certo punto ha chiuso la serranda ed è scomparso, intascando all’incirca 60mila euro che dovevano essere dei propri clienti. Questa è la storia che viene raccontata da Agimeg.it e che riguarda un imprenditore di Ferentino, in provincia di Frosinone, che per un vizio di forma non è stato nemmeno condannata ed è stato assolto.
L’uomo era titolare di un centro trasmissione dati e la differenza è sostanziale perché il titolare non era autorizzato ad accettare scommesse ma solo a fare da tramite con il bookmaker di Liverpool (l’agenzia era Stanleybet), al quale doveva inviare il denaro raccolto tra gli scommettitori. Questo ovviamente non è stato fatto e nel momento in cui si è trovato con più soldi da dare che quelli incassati (qualcuno aveva vinto fino a 10mila euro, soldi mai visti) ha deciso di risolvere in questo modo.
Scommesse, nessuna azione legale
Una truffa che, però, come viene spiegato da assopoker.com non avrà nessuna conseguenza penale. L’avvocato dell’uomo infatti è riuscito a farlo assolvere perché la denuncia contro il suo assistito è stata presentata un giorno dopo il termine previsto dei 90 giorni per procedere in questo modo. Il giudice quindi non ha potuto fare altro che chiudere il caso senza procedere in nessun modo contro il 44enne laziale.
Gli eventi sono datati 2018, quando appunto l’agenza di scommesse, Stanleybet, aveva denunciato la chiusura senza nessun motivo dell’agenza: l’uomo aveva abbassato la saracinesca e non era più raggiungibile in nessun modo al cellulare. Poi anche i clienti hanno capito che qualcosa non stava andando per il verso giusto e avevano deciso di sporgere denuncia. Ma per i termini della legge lo hanno fatto troppo tardi. E in ogni caso, come detto, contro l’uomo non ci potranno essere delle azioni legali. Bisogna capire però, adesso, se si potrà andare sul civile per cercare di recuperare la somma. Vedremo.