Sinner e Musetti, l’insolita coppia azzurra fa sognare i tifosi italiani: non sembra vero, c’è da impazzire.
Non si è tinto d’azzurro, il cielo sopra Church Road. Lorenzo Musetti non è riuscito a contenere la furia di Novak Djokovic e Jasmine Paolini, nonostante un match esemplare, ha ceduto dopo tre set serratissimi alla spietata precisione di Barbora Krejčíková. Due dati di fatto che nulla tolgono, comunque, alla brillante impresa del battaglione nostrano in quel di Londra.
Grandiosa è stata la tennista toscana e maestoso è stato il magnifico Lorenzo, che sulle “ceneri” della semifinale a Wimbledon potrà costruire il secondo atto della sua carriera. Già sogna in grande, il prodigioso carrarino. Spera di far bene nei prossimi tornei così come ha fatto all’All England Club, ma anche di poter presto sbarcare in top ten e, perché no, di debuttare alle Finals di Torino. Perché dopo due settimane così è anche lecito pensare che il meglio debba ancora venire.
Ma c’è un altro obiettivo ancora che Musetti, giustamente, intende perseguire adesso che è numero 16 al mondo e che ha sfatato il tabù degli atti finali in un torneo del Grande Slam. All’orizzonte ci sono i Giochi Olimpici di Parigi 2024 e va da sé che anche lì farà di tutto per rendere giustizia al suo tennis stellare e al talento che possiede.
Olimpiadi di Parigi, Musetti ci crede
Non ci sorprende affatto, stando così le cose, che i tifosi stiano già sognando, insieme a lui, al pensiero di vedere Musetti insieme al re azzurro, vale a dire Jannik Sinner. Giocheranno il doppio ed è elettrizzante pensare che i due migliori tennisti italiani difenderanno il tricolore al di là delle Alpi.
“Credo che con Jannik però ci sarà subito intesa tennistica – ha detto il carrarino in merito – Non sarà un doppio di grossissimi schemi, non ci saranno da questo punto tantissime cose da provare. Però siamo due ragazzi talentuosi e magari riusciremo a trovare un’alchimia che andrà a completare le mancanza di uno o dell’altro”.
“Penso che potremo essere una bella coppia di doppio e potere far bene – ha aggiunto ancora – Riguardo le Olimpiadi per me è una soddisfazione rappresentare l’Italia. Lo è sempre stato. A Tokyo non ho sentito il clima olimpico perché era durante il Covid ed ero senza il mio team. Giocarle a Parigi, al Roland Garros, sul campo dove forse ho espresso il mio miglior tennis, è qualcosa che mi fa ben sperare. Prima giocherò Umago comunque. Vediamo quando arriverò a Parigi perché dipende da cosa farò lì”.