Terremoto intorno a Sinner: le parole del presidente della FITP spiazzano tutti. Ecco quello che ha detto Binaghi commentando il momento
Diciamolo chiaramente: forse nemmeno i più ottimisti avrebbero pensato ad un momento come questo per il tennis italiano. Sinner numero uno del mondo, Musetti in semifinale a Wimbledon, e Jasmine Paolini in finale sempre nello stesso torneo dopo aver conquistato quella del Roland Garros. Insomma, è tutto davvero clamoroso.
Il risultato ovviamente non può che rendere felice Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel che ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Super Tennis, parlando ovviamente non solo di quello che sta riuscendo a fare Sinner, ma anche di quello che tutti gli altri atleti stanno mettendo in campo.
Le parole di Binaghi
Commentando Musetti e Paolini, il numero uno del tennis italiano si è espresso in questo modo: “Possono valere per il sistema anche più di quelli di Jannik che è un leader, ha già vinto gran parte di quello che c’è da vincere e che continuerà a vincere tornei e manifestazioni straordinarie”.
Poi, entrando nel dettaglio, ha voluto sottolineare: “Questo significa che non c’è solo Jannik, ma c’è un sistema che funziona. Un sistema che non è solo la Federazione, è fatto dai circoli, dagli insegnanti che sono migliori di vent’anni prima, dai dirigenti. E questo sistema sta dando risultati inaspettati e non più solo sulla terra battuta”, sottolineando quanto l’erba stia diventando una superficie amica agli atleti tricolore”. “La vittoria dell’Australian Open, un’emozione irripetibile che mi ha commosso così come l’ascesa di Jannik al numero 1 del mondo durante il Roland Garros. Ma i piazzamenti ripetuti nei quarti di finale, in semifinale forse valgono di più per il sistema, perché significa che non è un fenomeno passeggero, non è un colpo di fortuna straordinario, non è solo un grandissimo giocatore, ma significa che le scelte fatte da un intero sistema che ci ha seguito 10-15 anni fa erano giuste e stanno dando frutti”, ha concluso in maniera orgogliosa.