Sinner, era solo questione di tempo: c’è cascato anche lui

Sinner, era prevedibile che prima o poi toccasse anche al numero 1 del mondo: solito copione, la storia si ripete.

In una realtà profondamente distopica, il numero 1 al mondo è un essere umano pressoché imbattibile. Un tennista che non sbaglia un colpo, che sa sempre come disinnescare i propri avversari e come uscire dalle situazioni scomode. Un robot, praticamente, che non prova emozioni e neanche dolore, mentre è in campo a battersi per un titolo o, magari, per accedere a una semifinale.

Anna Kalinskaya come Melissa Satta
Jannik Sinner, monta la polemica dopo la sconfitta a Wimbledon (LaPresse) – Ilveggente.it

Questo e molto altro si sarebbe aspettato il popolo del tennis da Jannik Sinner, che è da poco salito sul tetto del mondo e che, dicono, proprio alla luce del suo nuovo status avrebbe dovuto assolutamente vincere lo Slam britannico. Come se, appunto, raggiungendo la vetta del ranking Atp fosse diventato tutto d’un tratto invincibile. Un supereroe, insomma.

Le cose non sono andate esattamente in questo modo. L’azzurro, alle prese con un virus che gli ha causato un malessere generale, si è arreso al quinto set contro Daniil Medvedev, avversario che sappiamo essere alla sua portata ma che, in questa circostanza, ha avuto la meglio su un numero 1 del mondo non esattamente al top. Il problema, in ogni caso, non è tanto questo, quanto piuttosto la polemica che ha fatto seguito alla sconfitta subita sui verdi prati dell’All England Club dal nostro portacolori.

Era prevedibile: Anna e Jannik sotto accusa

Era solo questione di tempo perché accadesse anche a Sinner e, in fin dei conti, lo sapevamo tutti. È toccato pure a lui finire nel mirino per colpa della sua fidanzata, come è successo non troppi mesi fa al suo amico e connazionale Matteo Berrettini.

Janine Sinner Anna Kalinskaya polemica social
Janine Sinner in tribuna a Wimbledon (LaPresse) – Ilveggente.it

Il capro espiatorio stavolta non è la Satta, ovviamente, ma la tennista russa Anna Kalinskaya, felicemente fidanzata con il numero 1 del mondo da un paio di mesi circa. Sarebbe colpa sua, dice il popolo dei social, se Sinner si è ammalato. Non si sarebbe beccato alcun virus, osservano ancora, se non avesse trascorso i giorni di riposo a Wimbledon in tribuna, a guardare la sua dolce metà giocare contro le altre leonesse in gara ai Championships.

L’umidità, il vento e il freddo presi a bordo campo, questa la tesi che in tanti hanno sposato, sarebbe stata letale per il campione di Sesto Pusteria. Tanto da compromettere, addirittura, la sua performance in Church Road. Ancora una volta, quindi, la colpa è dell’amore, che mal si concilierebbe, a detta di molti, con i ritmi serrati imposti dal Tour e, più in generale, dallo sport. Soprattutto per un numero 1 del mondo. Mah, sarà…

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